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Micoterapia

Micoterapia

I funghi hanno un ruolo essenziale nell’equilibrio del mondo in cui viviamo. Studi scientifici nel campo della micologia hanno attribuito notevoli capacità terapeutiche ai funghi inaugurando un nuovo ambito di ricerca nella medicina naturale: la Micoterapia, orientata all'utilizzo a scopo terapeutico dei funghi.

La
Micoterapia è rivolta a ristabilire la salute recuperando l’omeostasi, cioè equilibrio di diverse “economie” all’interno dell’organismo, dei minerali, microelementi, microorganismi, enzimi, ormoni, dell’acqua, degli elettroliti, delle cellule immunitarie. E’ possibile così comprendere gli effetti molteplici dei funghi sull’appetito, digestione, sulla psiche, colesterolo, diabete, angiopatie, allergie..

I Funghi Medicinali (Micoterapia) from Ivo Bianchi on Vimeo.



I funghi sono "medicinali" potenti e contengono moltissimi nutrienti; crescono in contatto con la terra ed hanno con essa un importante effetto di connessione.

Noi abbiamo perso la connessione con la terra e la sacralità del nutrimento inteso come dono della terra. I nostri antenati ringraziavano per il cibo che permetteva loro di sopravvivere. Riconoscevano uno spirito alle piante, ai funghi e agli animali ed erano consci della partecipazione a questo spirito quando si nutrivano con essi.

Quando assumiamo un fungo medicinale, entriamo in contatto con l’energia vitale della terra. Portiamo dentro di noi l’energia fortissima che aiuta le piante a crescere al di là degli ostacoli e spinge gli animali alla sopravvivenza. In altre parole, portiamo dentro di noi l’energia della vita.

Controllate sempre la provenienza dei funghi terapici. I funghi sono catalizzatori di tossine ed anticrittogamici. Perció i funghi di bosco o funghi che crescono spontanei sul territorio non possono essere utilizzati come terapici perché sono giá caricati con tossine dal fondo dove crescono e dall´inquinamento.


Con il termine "fungo" si intende generalmente la definizione data da Chang e Miles nel 1992: "un macrofungo con un corpo fruttifero distinguibile che può essere sia epigeo che ipogeo, grande abbastanza da essere visto ad occhio nudo e da essere raccolto".

Si stima che sulla Terra vi siano
140.000 specie di funghi di cui si conosce probabilmente solo il 10% (circa 14.000 specie identificate). I funghi forniscono una potente fonte di molecole farmacologiche potenti, utilizzate anche a livello farmaceutico.

In particolare, rappresentano una
sorgente importante di polisaccaridi con attività immunostimolante e antitumorale. Molti Basidiomiceti, se non tutti, contengono polisaccaridi biologicamente attivi nel frutto intero, nel micelio e nel terreno di coltura. Dati scientifici sui polisaccaridi dei funghi sono stati ottenuti da 651 specie e da 182 generi di etero ed omobasidiomiceti. Questi polisaccaridi (B-glucani o glicoproteine) sono caratterizzati da diverse strutture chimiche, ed hanno quindi azione diverse e più o meno potenti. La maggior parte sono caratterizzati da legami B-(1-3) e ramificazioni B-(1-6) necessarie per l'azione antitumorale. I B-glucani ad alto peso molecolare sono più efficaci di quelli a basso peso molecolare. Inoltre più complessa è la struttura maggiore è la loro efficacia. La solubilità in acqua è un'altra caratteristica che ne potenzia l'attività immunomodulante e antitumorale.

A prima vista sembra abbastanza strano che tanta gente, proprio alla soglia del nuovo millennio, abbia nostalgia del passato, dando la preferenza alla natura piuttosto che alla chimica e facendo così apparentemente un passo indietro. Ma ad uno sguardo più approfondito questo comportamento si spiega facilmente: per secoli, addirittura per millenni ci siamo serviti e abbiamo raccolto ricche esperienze dalla
farmacia "natura". Soltanto da un centinaio d'anni siamo in grado di produrre medicine sintetiche e anche in questo campo abbiamo fatto esperienze; qualche medicinale dal quale ci si aspettava grandi cose alla fine dava grossi effetti collaterali. Spesso quindi ci dobbiamo arrendere davanti ai limiti che ci impone la medicina "moderna".

Senz'alcun dubbio, la cosidetta medicina classica, con l'utilizzo dei suoi medicinali sintetici e le sue apparecchiature sofisticate, ha dato un contributo fondamentale al progresso dell'assistenza sanitaria e all'aumento della qualità della vita nonché della sua durata. Non avremmo tuttavia dovuto dimenticarci così a lungo della medicina naturale. Fortunatamente oggi siamo tornati ad attribuire importanza all'antichissima medicina dei frati che ha le sue origini nei conventi; infatti si consultano le opere di Hildegard von Bingen del XI/XII secolo e vengono riconsiderati gli insegnamenti di Paracelso e di Sebastian Kneipp. Non attingiamo soltanto alla nostra tradizione farmaceutica per aiutare la nostra salute ma anche a quella di altre sfere culturali, dove i funghi medicinali occupano un posto fisso nella scienza medica da tempi immemorabili. La loro efficacia per ristabilire e conservare la salute é documentata da esperienze secolari.

La medicina tradizionale cinese e la scienza medica giapponese offrono invece una vasta gamma di trattamenti basati su metodi naturali che tengono conto delle problematiche nella loro globalità, diversamente dalla medicima classica che affronta solo i sintomi e cura ogni organo singolarmente.

Lo scopo principale delle cure con rimedi naturali é l'eliminazione delle cause della malattia e di ristabilire in modo naturale l'armonia tra corpo, mente e anima.
Il corpo nel taoismo è una rappresentazione del cosmo in una piccola scala: poiché la natura è organizzata in 5 forze principali (acqua, legno, fuoco, terra, metallo), anche il corpo è regolato da una rete di cinque organi corrispondenti (rene, fegato, cuore, milza e polmone) ognuno con una sua energia yin e yang comandati da queste forze.

CENNI DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE (fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011; pag 78 e seguenti)

La MTC
vanta una pratica clinica di 4000 anni diversa ma non inferiore alla medicina occidentale e i funghi sono stati sempre impiegati per millenni sia come nutrizione che come fitoterapia, per benessere e longevità.

La prima notizia sull’uso dei funghi in MTC risale al trattato Shen Nong Ben Cao scritto nel 250 AC. I Cinesi pensano che i funghi abbiano un ruolo essenziale nella pulizia di fegato e reni e per questo li utilizzano nell’alimentazione giornaliera.

La MTC riconosce vari tipi di funghi medicinali e li inserisce in terapia come corrispondenze naturali a varie patologie/organi per tonificare il Qi e riequilibrare lo yin e lo yang che viene alterato in corso di malattia.

Il sistema di Medicina Tradizionale Cinese (MTC) rappresenta un linguaggio medico completamente diverso da quello occidentale. Si dice che la MTC tenti di inquadrare l’organismo come un ecosistema dinamico in equilibrio con la natura.
Laddove un medico occidentale studia un sintomo per diagnosticare una malattia, un medico tradizionale Cinese guarda ai sintomi come a uno spostamento dell’equilibrio del sistema.

La medicina occidentale si preoccupa di isolare la malattia o il sintomo per poterli trattare. La MTC cerca invece l’origine dello squilibrio e quindi va a combattere la causa e non il sintomo.

I principi della MTC possono essere ricercati nel Taoismo, l’antica religione o filosofia nella quale i praticanti si sforzano di seguire una “corretta via”, che segue le dinamiche del Tao, con l’obiettivo di trovare il giusto posto nell’universo.

Il Tao è la chiave del misterioso “interscambio” tra Cielo e Terra e rappresenta la via e il metodo per mantenere l’armonia tra i micro e i macrosistemi (organismo e universo).

I Taoisti hanno la convinzione che l’universo sia animato da una energia vitale onnipresente chiamata Qi che comprende due “opposti” chiamati Yin e Yang.

Lo Yin e lo Yang si complementano fra di loro e sono in continua interazione dinamica.
Lo Yin, il “negativo”, rappresenta l’acqua, la quiete, la materia e la notte tra le altre cose.

Lo Yang, il “positivo”
, rappresenta il fuoco, il rumore, l’azione, il giorno e altre entità.
L’interrelazione di Yin e Yang mantiene l’universo vivo e vitale, entrambi sono necessari e complementari.

In un corpo umano in equilibrio la
Qi circola liberamente e permette di mantenere l’equilibrio Vin e Yang, ma un eccesso di Yin o di Yang o un blocco del Qi può creare uno squilibrio e quindi la malattia.
In MTC, la malattia è vista come una configurazione “malevola” delle forze Yin e Yang nell’organismo.

La Qi scorre nell’organismo all’interno di canali invisibili chiamati meridiani. Gli agopuntori, per fare diagnosi, esaminano gli agopunti lungo i meridiani nei quali la Qi si concentra. La determinazione di una congestione della Qi o della necessità di redirezionarla permette di capire quali agopunti e quali meridiani devono essere stimolati in tonificazione o in dispersione.

Restando in linea con l’idea Taoista che il corpo è una rappresentazione del cosmo in piccola scala (concetto del macrocosmo e del microcosmo), la maggior parte della terminologia si basa sulle modalità con cui lavora la natura. I terapeuti esaminano i pazienti per valutare l'umidità, il vento, il freddo, il calore.Poichè la natura è organizzata in cinque "elementi" primari (acqua, fuoco, legno, terra e metallo), anche il corpo sarà regolato da cinque organi principali (reni, cuore, fegato, milza e polmoni) ognuno con la sua energia Yin e Yang.

Per la MTC tutto è energia (QI). Essa individua 2 forze opposte, ma complementari Yin e Yang. L’uomo si trova in mezzo e riceve tutte e 2 le energie.

Il principio dello Yin e dello Yang, la Teoria della Creazione, il duplice potere che nasce dal primitivo stato di caos, è la base dell’intero universo. È il principio della creazione di ogni cosa, la radice e la fonte della vita e della morte. Il Cielo è creato dall’accumulo di Yang, la Terra dall’accumulo di Yin.

Letteralmente Yin significa “il lato in ombra della montagna”, mentre Yang significa “il lato soleggiato della montagna”. Lo Yang rappresenta il sole, il cielo, il giorno, il fuoco, il calore, il secco e la luce; lo Yin rappresenta invece la luna, la terra, la notte, l’acqua, il freddo, l’umido e il buio. Lo Yang tende a espandersi e a fluire verso l’alto e verso fuori, mentre lo Yin tende a contrarsi e a fluire verso il basso. Lo Yang è il principio maschile, lo Yin il femminile; lo Yang manda fertilità sulla terra attraverso il sole e la pioggia. Yin significa essenzialmente materia e assenza di movimento, Yang significa energia e dinamismo.

I cinque elementi che regolano la natura sono: l’acqua, il fuoco, il legno, il metallo e la terra; così si esprime l’Hong Fan:
“Innanzi tutto i cinque elementi: il primo è l’acqua, il secondo è il fuoco, il terzo è il legno, il quarto è il metallo, il quinto è la terra. Le proprietà dell’acqua sono di infiltrarsi e scendere, quelle del fuoco di bruciare e di tendere verso l’alto, quelle del legno di piegarsi e di raddrizzarsi quelle del metallo di essere duttile e di lasciarsi forgiare, quelle della terra di ricevere le sementi e di dare i raccolti”.

I cinque elementi (o movimenti) vanno intesi come manifestazioni della realtà che seguono un preciso ordine spaziale e temporale, non rigido ma in continua opposizione e tasformazione, al fine di costruire un modello della struttura del tutto. La relazione con lo spazio è stabilita mediante i punti cardinali, mentre quella temporale richiama le stagioni. L’evoluzione e la trasformazione dei cinque elementi o movimenti segue la polarità YIN YANG.




L’acqua tende a scendere ed è situata in basso; è di natura Yin e corrisponde al freddo e al nord, all’inverno e alla mezzanotte. il fuoco tende a salire ed è di natura Yang; è situato in alto e corrisponde al calore e al sud, all’estate e al mezzogiorno. L’acqua e il fuoco rappresentano la totale opposizione Yin e Yang.
Il legno rappresenta l’est e la primavera, l’alba e lo stato energetico del piccolo Yin (Yang in crescita, Yin in diminuzione); il metallo rappresenta l’ovest e l’autunno, il tramonto e lo stato energetico del piccolo Yang (Yin in crescita, Yang in diminuzione).

La terra è l’elemento che contiene tutti gli altri, si colloca al centro e mantiene i rapporti diretti con tutti gli altri elementi. Si tratta della così chiamata “quinta stagione”, la più importante per i Cinesi, perché corrisponde a quella in cui vengono prese le decisioni per affrontare le stagioni fredde.

Nella sua dimensione temporale la Terra è il centro dell'anno e il centro del giorno. Il centro dell'anno è chiamato “quinta stagione “e rappresenta l'alternarsi delle stagioni ma anche il passaggio tra lo Ying e lo Yang sul finire dell'estate. Rispetto alla dimensione tempo, il centro si situa alle tre del pomeriggio in posizione intermedia tra il mezzogiorno e il tramonto, ricordando che il giorno inizia secondo il pensiero cinese alle tre del mattino.

La teoria dei 5 elementi è regolata
dalle leggi di generazione e controllo ovvero ognuno degli elementi in gioco genera l'elemento successivo e controlla quello successivo ancora. I 5 elementi sono quindi in relazione l'uno con l'altro e permettono di generare il sistema complesso che costituisce l'essere umano. Non esiste distinzione fra corpo, mente e spirito e questa è la differenza fondamentale che contraddistingue la medicina tradizionale cinese e quella allopatica. L'equilibrio tra i cinque elementi/movimenti è regolato da 2 leggi: la legge di generazione e la legge di dominazione o controllo.

Legge di generazione Sheng: questa legge chiamata per analogia “madre-figlio” è il rapporto che si instaura tra l'elemento che genera e quello che viene generato. Il Legno genera il Fuoco; il Legno, elemento madre, in presenza di ossigeno si accende per generare il Fuoco elemento figlio. Il Fuoco genera la Terra; dalle fiamme che si elevano verso l'alto resta la cenere, prodotto finale della combustione, cenere che va a costituire un substrato del terreno. La Terra genera il Metallo; è dalle viscere della terra che il Metallo viene custodito, finché viene estratto per essere forgiato. Il Metallo genera l'Acqua. Il Metallo quando è fuso passa allo stato liquido, ricordando per analogia l' acqua. L'Acqua genera il Legno. L'acqua umidificando il terreno permette al seme di germogliare e di crescere fino a diventare albero. Il ciclo di generazione viene rappresentato graficamente come un pentagono.


Legge di dominazione Ke è la legge di controllo della reciproca produzione dei Cinque Movimenti. Il Legno domina la Terra, perché è la Terra che assicura al Legno tutti i fattori necessari al suo nutrimento; la Terra domina l'Acqua perché l'assorbe; l'Acqua domina il Fuoco perché lo spegne; il Fuoco domina il Metallo perché lo fonde; il Metallo domina il Legno perché lo taglia. Il ciclo Ke di dominazione è rappresentato graficamente come una stella a cinque punte. Il rapporto di dominazione che si instaura è chiamato rapporto “nonno – nipote", ogni Movimento controlla il movimento del nipote ed è controllato dal movimento nonno. Il ciclo Ke di dominazione ha un'azione equilibratrice sul ciclo di generazione; dal perfetto equilibrio di generazione e controllo,la vita procede in modo armonico.



Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua sono chiamate anche
logge energetiche e sono associate a particolari costituzioni dell’uomo, con specifiche predisposizioni. Ogni loggia energetica ha caratteristiche peculiari che la contraddistinguono e che permettono di “inquadrare” una particolare “costituzione energetica”; ad esempio un soggetto appartenente alla loggia energetica legno sarà caratterialmente impulsivo e collerico, tenderà ad avere problematiche derivanti da squilibrio di fegato e cistifellea, amerà o odierà il vento e così via; un soggetto appartenente alla loggia fuoco sarà tendenzialmente emotivo, le sue somatizzazioni potranno essere notate a livello di cuore e intestino tenue, amerà o odierà il caldo e i sapori amari e così via. Tali caratteristiche sono riportate, per ogni elemento/loggia nella tabella sotto riportata:




In MTC i funghi sono sempre stati utilizzati come tonici, per il benessere e la longevità.

Come la maggior parte dei rimedi della MTC i funghi lavorano dall’interno agli strati più superficiali, dal Qi (energia vitale) profondo a quello superficiale, dagli organi ai meridiani.

Il segreto dei funghi della MTC è la loro capacità di potenziare, complementare e attivare altre terapie della medicina biologica.

Partendo da una tradizione storica, testimonianza di culture mediche antiche, gli studi sulle proprietà dei funghi sono in forte crescita.

Oggi queste esperienze vengono consolidate da studi scientifici provenienti dal campo della
micologia (scienza dei funghi). Nel frattempo é stato dimostrato anche scientificamente il fatto che per esempio determinati funghi rinforzano il sistema immunitario, hanno la capacità di regolare il colesterolo e dello zucchero nel sangue o di rallentare la crescita di cellule cancerosa.

Durante un congresso che ebbe luogo nel 1974 a Tokyo e a Taipei scienziati occidentali furono messi al corrente per la prima volta dell'esistenza dei funghi medicinali asiatici.
Il famoso micologo tedesco, Prof. Dr. Lelley ha coniato la parola micoterapia, che oggi viene usata per indicare la cura con l'utilizzo di funghi o sostanze derivanti.

Da sempre l’uomo ha curato i propri malanni con i prodotti della terra oggi un nuovo impulso in questa direzione arriva anche dalla scienza. Le capacità terapeutiche dei funghi in particolare, fanno parte di
antichissime tradizioni sciamaniche orientali, ma oggi la Micoterapia sta diventato un campo di ricerca piuttosto interessante anche dal punto di vista scientifico. Recenti studi metterebbero infatti in luce le capacità terapeutiche dei funghi, confermando così quanto sostengono giapponesi e cinese che già da 2000 anni credono nelle potenzialità di questo organismo vegetale. Tuttavia, ha del sensazionale sapere che i funghi sarebbero in grado di curare malattie piuttosto gravi, alleviandone dolori e disturbi.

Chi crede nelle potenzialità dei funghi sostiene infatti che questi, oltre a rinforzare il sistema immunitario, regolare glicemia e colesterolo, avere una precisa azione anti - infettiva,
sarebbero in grado di inibire la crescita tumorale e di curare disturbi cardiocircolatori e neurologici. Si tratta sicuramente di una rivelazione sorprendente da considerare con cautela senza false illusioni, ma anche con molto interesse per le future scoperte. Non c’è dubbio, come ricorda anche il Ministero della Salute, che i funghi abbiamo un valore nutritivo importante dal punto di vista qualitativo per la presenza di amminoacidi essenziali, vitamine ed alcune sostanze minerali.

Il fungo
ABM (Agaricus Blazei Murrill), per esempio, sembra essere il fungo che maggiormente combatte le formazioni tumorali. La sua riscoperta è stata avvicinata a quella della penicillina poiché gli anno attribuito azioni rivoluzionarie contro il cancro e l’AIDS. In attesa di conferme circa le potenzialità dei funghi per la cura di malattie tanto gravi, non vanno sottovalutate le capacità terapeutiche dei funghi per la cura di malattie piuttosto diffuse negli anziani. La Maitake (Grifola frondosa) ad esempio, da secoli apprezzata dai Giapponesi, si è dimostrata, infatti, efficace per l’abbassamento della pressione, per la cura del diabete senile e l’osteoporosi.


Con il termine
Micoterapia si intende l'utilizzo dei funghi medicinali per la difesa della nostra salute. Essi si usano da centinaia di anni e venivano utilizzati ampiamente nella MTC (Medicina Tradizionale Cinese). Oltre che nella storia, però, i funghi sono stati e sono tutt'ora utilizzati ed oggetto di moderni studi scentifici, che confermano sempre maggiormente il loro elevato potere terapeutico.


Storia millenaria della medicina tradizionale orientale e studi scientifici

I funghi sono stati utilizzati in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) per millenni sia come nutrizione che come fitoterapia, per benessere e longevità.

Per la medicina orientale i funghi hanno un ruolo essenziale nella pulizia di fegato e reni e per questo sono presenti nell’alimentazione giornaliera.

La prima notizia sull’uso dei funghi in MTC risale al trattato Shen Nong Ben Cao (Divine Farmer’s Materia Medica) scritto nel 250AC (ma la leggenda lo fa risalire al 28’ secolo AC) dove 4 funghi sono inseriti nella classe superiore che racchiude le
“erbe dell’Imperatore” (Ganoderma lucidum, Polyporus umbellatus, Poria cocos e Cordyceps sinensis).

Negli ultimi 30 anni sono numerosissimi gli studi scientifici sia clinici che molecolari della medicina occidentale che si è orientata all’isolamento e utilizzo di composti farmacologici per dare una spiegazione agli effetti terapeutici evidenziati sperimentalmente.

Individuazione e trattamento della causa
La medicina allopatica convenzionale è orientata al trattamento del sintomo e perde di vista l’insieme della persona. La MTC rivolge invece la sua attenzione alla ricerca della causa dello squilibrio.
L’approccio orientale della micoterapia è orientato al trattamento della causa che ha provocato la malattia: la rimozione della causa porta alla riduzione e. con il tempo, alla scomparsa dai sintomi.
Poiché le cause che hanno portato all’esordio di una patologia sono generalmente personali e dipendono dalla costituzione del soggetto, anche i funghi vengono utilizzati in un’ottica personalizzata che guarda, oltre alla malattia, anche le predisposizioni patologiche della persona.

Ripristino dell’equilibrio con prodotti naturali senza effetti collaterali
I funghi sono “superalimenti” naturali, la loro azione è mirata al ripristino dell’ equilibrio dell’organismo: in quest’ottica sono considerati adattogeni, ossia sostanze che non provocano stress aggiuntivo all’organismo, e non causano la comparsa di effetti collaterali indesiderati. L’aumento delle malattie croniche che prevedono il costante utilizzo di farmaci con notevoli effetti collaterali che, a volte, perdono di efficacia (es. antinfiammatori). sta aumentando l’orientamento delle persone verso i metodi naturali.
I funghi contengono vitamine, minerali e molecole farmacologicamente bioattive, sono ricchi dal punto di vista nutrizionale, ma hanno un contenuto calorico basso: la ricchezza nutrizionale e “farmacologica” grazie alla naturale sinergia dei vari composti fa si che questi alimenti assunti in toto possano esprimere il loro straordinario potenziale.

Dalla tradizione un aiuto per la salute
Il nostro organismo è sottoposto a molteplici stress: inquinamento, sostanze chimiche ambientali, additivi alimentari, additivi chimici alimentari, stress psicofisico, farmaci, radiazioni, onde elettromagnetiche ecc.
L’incapacità di gestire uno stress eccessivo porta ad una diminuzione delle prestazioni dell’organismo, ad uno squilibrio del sistema immunitario e all’esordio di somatizzazioni e malattie con tendenza a cronicizzare: malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie tumorali, depressione, problematiche digestive, allergie etc. I funghi terapeutici permettono di effettuare una migliore gestione dello stress, un riequilibrio generale dell’organismo, ripristinandone in questo modo il funzionamento. Sono dei ‘tonici”, i rimedi di base della medicina tradizionale e popolare orientale e rinforzano l’organismo.

Supporto biologico alle malattie tumorali
I funghi costituiscono un efficace supporto biologico nella terapia oncologica in quanto potenziano e supportano il sistema immunitario attivando la risposta dell’organismo contro la progressione di queste patologie. In corso di chemioterapia o radioterapia riducono gli effetti collaterali e proteggono i tessuti sani dai possibili danni. Studi scientifici hanno evidenziato per alcuni funghi un effetto di potenziamento dell’azione citotossica di alcuni farmaci chemioterapici. Studi epidemiologici hanno permesso di evidenziare una minore incidenza di alcune forme tumorali in aree di consumo costante di alcuni funghi (Agaricus brasiliensis, Shitake...) attribuendo loro un possibile effetto preventivo di malattia.

Modulazione del sistema immunitario
In molte malattie (allergie, malattie auto-immuni) si riscontra uno squilibrio del sistema immunitario. Studi scientifici hanno dimostrato che i funghi effettuano una modulazione del sistema immunitario riportandolo all’equilibrio con notevole riduzione della sintomatologia da squilibrio. Questo effetto si esplica grazie a particolari molecole
(B-glucani) di cui i funghi sono ricchissimi che stimolano particolari cellule e attivano la produzione di molecole in grado di orientare la risposta immunitaria nella corretta direzione.

Malattie del benessere
L’attuale stile di vita porta allo sviluppo di “malattie del benessere” quali
diabete, ipercolesterolemia, iperlipidemia, gotta, sovrappeso e obesità, ipertensione ecc. grazie alle loro caratteristiche i funghi forniscono anche in questo caso un ottimo contributo al riequilibrio metabolico.

Detossificazione
I funghi sono molto efficaci nella detossificazione di fegato e reni, ma sono in grado si sostenere anche le funzioni di stomaco, intestino, vie aeree e sistema linfatico. La tonificazione di questi tessuti e organi permette all’organismo di eliminare con maggiore efficacia le tossine accumulate, e di eliminare stanchezza e astenia spesso presenti in situazioni di carico tossinico elevato.

Fungo intero
Gli effetti benefici si ottengono soprattutto con l’utilizzo del fungo intero grazie alla sinergia di sostanze in esso presenti che lavorano insieme alle giuste concentrazioni e senza effetti collaterali.
Il nostro sistema immunitario è costituito da cellule di diverso tipo con funzioni diverse; il numero e l’attività di queste cellule sono importantissimi e devono essere in equilibrio per ottenere un buon funzionamento. Uno squilibrio o un indebolimento delle difese può portare all' evoluzione di malattie anche degenerative e per questo la modulazione del sistema immunitario diventa particolarmente importante.

Come funzionano i funghi
Un organismo sovraccarico di tossine ambientali e alimentari, stressato e affaticato avrà un sistema immunitario più lento e meno efficace. Studi scientifici su pazienti oncologici hanno dimostrato che l’utilizzo del fungo intero permette la riattivazione cellulare e il potenziamento del sistema immunitario e stimola la reazione dell’organismo nei confronti della malattia. La modulazione del sistema immunitario da parte dei funghi avviene quando c’è squilibrio, mentre un sistema immunitario perfettamente funzionante non viene stimolato. L'attività del fungo e dei suoi componenti è quindi un’attività adattogena e di regolazione e non uno stimolo aspecifico. Le proprietà chelanti dei funghi permettono di legare le sostanze tossiche presenti nei tessuti e di eliminarle potenziando ulteriormente l’organismo e conseguentemente anche il sistema immunitario.

Errori nei singoli approcci
I funghi contengono numerosissime molecole bioattive; la scienza ne conosce solo una minima parte e tende ad isolarle e a studiarle separatamente. Se anche dal punto di vista scientifico questo tipo di approccio serve a spiegarne i meccanismi d’azione, si perde la sinergia di tutte le sostanze in essi contenute che si completano e si potenziano osi modulano reciprocamente.
Se anche gli estratti oi singoli composti isolati dal fungo sono risultati efficaci nel trattamento di alcune patologie e sono utilizzati in numerosi studi scientifici, il loro utilizzo ha spesso portato alla comparsa di effetti collaterali, cosa che non succede con l’utilizzo del fungo intero. L’utilizzo del fungo intero è sicuro: dosi fino a I5g per somministrazione non hanno evidenziato effetti collaterali.

L’azione adattogena e detossificante è ottenuta solo con l’utilizzo del fungo intero
Gli estratti contengono solo una piccola parte delle molteplici sostanze contenunte nel corpo fruttifero del fungo. Per questo motivo gli estratti non hanno un effetto adattogeno. Quando il nostro sistema immunitario è sbilanciato il fungo intero agisce riequilibrandolo. Lutilizzo degli estratti può in qualche caso aggravare lo squilibrio. Inoltre gli estratti, a differenza del fungo intero, non svolgono una vera e propria funzione detossificante e non prowedono. dunque, alla naturale eliminazione della tossicità.

Fungo intero e micelio contengono una diversa sinergia di sostanze bioattive
Nel micelio manca quella parte di sostanze nutritive che viene prodotta nelle lamelle del corpo fruttifero e che va a formare le spore, ossia tutta la parte rigenerativa del fungo. La parte rigenerativa in particolare del Reishi contiene la maggior parte delle sostanze antiinfiammatorie (triterpeni). Gli estratti e il micelio non contengono queste sostanze. D’altra parte il micelio contiene invece molti enzimi e sostanze antiossidanti e il suo utilizzo sarà diverso da quello del fungo intero. Inoltre la produzione del micelio viene effettuata su cereali per cui circa il 50% della polvere è costituita da cereali. Per questo motivo il dosaggio utilizzato per il micelio deve essere superiore a quello previsto per il fungo intero e la sua azione è relativamente più lenta.
Fungo intero e micelio sono in generale da preferire rispetto all’utilizzo degli estratti, ma la loro destinazione d’uso deve essere comunque diversa.

Come e su cosa agiscono i funghi medicinali
I funghi, per loro natura, hanno la capacità di "digerire" tramite complessi processi enzimatici quanto ricavano da sostanze in decomposizione assorbendo tali sostanze e rendendole nuovamente biodisponibili. Essi costituiscono una sorta di connessione tra il mondo minerale inanimato ed il mondo vivente. Ogni tipo di fungo serve a funzioni specifiche, però possiamo affermare che generalmente tutti intervengono su:

1) Metabolismo glucidico e lipidico;
2) Chelazione di metalli pesanti;
3) Riequilibrio del Sistema Immunitario;
4) Antagonizzazione delle spinte anomale di crescita cellulare;






Con le conoscenze attuali sui funghi, è possibile oggi fare moltissimo proprio in ambito di medicina preventiva.

Individuando lo specifico rischio di malattia del singolo individuo — che può essere legato a fattori ereditari, dietetici o di stile di vita — si può consigliare l’introduzione nella dieta di un opportuno fungo alimentare.

Viceversa, l’uso di grandi quantità di funghi sotto forma di polveri, compresse, estratti è riservata solo alle patologie conclamate e spesso gravi quali virosi, forme tumorali o malattie metaboliche complesse e avanzate.

La prescrizione dei funghi terapeutici, in queste modalità, deve essere riservata solo a un operatore sanitario, esperto ed educato sullo specifico argomento della micoterapia.

Anche se sono alimenti, i funghi non velenosi sono pertanto molto efficaci e possono essere di sicuro interesse come aiuto complementare alla Medicina Ufficiale.




Il sistema immunitario riceve continuamente innumerevoli input ai quali risponde in modo sia specifico che aspecifico e sia con reazioni acute che croniche.
Tra le sue reazioni, spiccano però, per frequenza e importanza, le risposte TH1 e TH2 e quella infiammatoria.

RISPOSTA TH1 E TH2
Esistono due tipi di risposta immunitaria linfocitaria:
la risposta TH1 e quella TH2.

La risposta TH1
è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri. È sostenuta dall’IFN-Gamma (che attiva la produzione di radicali liberi, NO soprattutto, da parte dei macrofagi e inibisce la risposta TH2) e dall’IL-12 (che stimola le cellule NK a produrre IFN-Gamma). È una risposta carente nei Paesi industrializzati ove prevale la risposta TH2.


La risposta TH2
è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche. È sostenuta dall’IL-4 (che attiva i linfociti B e la produzione di Ig E), dall’IL-5 (che recluta eosinofili in presenza di parassiti), dall’IL-13 e dall’IL-10 (che è una citochina antinfiammatoria, blocca l’IL-3, l’IL-5, l’IL-12, la produzione di IFN-Gamma e la risposta TH1, ma è proinfiammatoria nei confronti dei processi allergici).

La natura dell’antigene seleziona il tipo di risposta. In ogni caso non tutti i virus inducono una potente risposta TH1. Il virus dell’influenza e del morbillo, ad esempio, sopprimono la risposta TH1 e vaccinando contro il morbillo i bambini di pochi mesi, con sistema immunitario ancora immaturo, è possibile squilibrarli in senso TH2 con conseguente iperattività allergica.


I fattori che promuovono la polarizzazione tra TH1 a TH2 con conseguente squilibrio verso TH2 sono:

  • Alcune vaccinazioni
  • Esposizione a sostanze chimiche quali i pesticidi (insetticidi organo-forforici) che inibiscono la produzione IL-2 essenziale per l’attività TH1
  • Assunzione dei steroidi: il cortisolo induce la produzione di citochine TH2
  • Malattia neoplastica: molti fattori di rischio carcinogenetico (sostanze chimiche, fumo, ormoni) determinano infiammazione cronica e abbassamento dei livelli TH1 ? riduzione della capacità dell’organismo di riconoscere le cellule neoplastiche.


L’aumentata risposta TH2 (pro-infiammatoria) che ne deriva è responsabile, tra l’altro, della neo angiogenesi intorno ai tessuti danneggiati che favorisce la metastatizzazione delle cellule trasformate. La persistente attivazione di questo stato, oltre a predisporre alla trasformazione neoplastica, può attivare fenomeni allergici, infiammatori e autoimmuni.







La risposta TH1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri.





La risposta TH2 è orientata in senso anticorpale ed è tipica delle malattie allergiche.







La bilancia imnunitaria si suddivide in una fase
Yang reattiva positiva, determinata da una corretta risposta ad una infiammazione e una Yang negativa, la quale gestisce una risposta ancora reattiva, ma tendente all’autoimmunità. Queste due fasi rappresentano il Sistema Immunitario TH2 umorale.

La fase
Yin rappresenta il blocco immunitario e quindi la cronicità nella sua parte positiva, e di degenerazione profonda nella sua parte negativa. Esse rappresentano il Sistema Immunitario TH i cellulo-mediato, il quale gestisce la citossicità (schema 1).


Il processo infiammatorio può essere quindi evidenziato nella sua fase acuta, attraverso la bilancia immunitaria TH2, in fase Yang. Il blocco della risposta sistemica e la conseguenza eronicità dell’ infiammazione, è gestita da TH1 In fase Yin.

Analizzando il Sistema Immunitario come un processo dinamico,
è possibile definire la guarigione come l’esito del rapporto fra immunità TH1 e TH2, il cui peno è l’immunità TH3, la quale rappresenta la memoria degli eventi e permette di respingere l’aggressore attraverso l’infiammazione acuta e l’ apoptosi.

Alcune patologie sulle quali i funghi hanno dato ottimi risultati sono il
diabete, problemi circolatori, cancro, virosi di vario tipo, asma, allergie ed altre.

I funghi rientrano sicuramente in quella che viene definita
immunonutrizione, che è la capacità di modulare l'attività del sistema immunitario attraverso l'utilizzo di specifici nutrienti.

L'immunonutrizione può essere utilizzata ogni volta che si ritenga necessario riequilibrare la risposta immune cellulare
(TH1) ed umorale (TH2).




Quello che noi conosciamo come fungo, in realtà è solo il frutto, che è visibile sopra la superficie del terreno. Il frutto ha il compito di rilasciare le spore, che, un po' come il polline per i fiori, vengono traportate dal vento e dall'acqua. Le spore, a contatto con un ambiente favorevole, si struttureranno in filamenti chiamati ife. Le ife, a loro volta, strutturandosi in una fitta rete compatta di filamenti daranno vita al micelio. Il frutto che noi conosciamo è la parte cresciuta al di fuori del terreno del micelio.

Le principale sostanze attive che producono effetti benefici per la salute dell'uomo sono l'elevata concentrazione di enzimi, metaboliti secondari, triterpeni, lectine, steroli, fibre alimentari, chitina e, non ultimi, i Beta glucani.


Componenti bioattive dei funghi con proprietà terapeutiche

(tratto dal libro di VALENTINA BIANCHI, I funghi medicinali - per vivere a lungo in perfetta salute, Istituto Lanza, TORINO, 2009. Pag. 65-75)

I funghi hanno un
altissimo potenziale di utilizzo biologico, basti pensare all'uso dei macrofunghi nella medicina tradizionale indigena e l'utilizzo farmacologico di microfunghi come il Penicillum notatum, da cui è stata isolata la penicillina.
Nell'ambito dei funghi superiori sono state identificate almeno 300 specie, con riconosciute proprietà medicinali, e 1800 sono quelle potenzialmente benefiche per la salute dell'uomo.
Nella Medicina Tradizionale Cinese molti funghi vengono assunti ancora oggi sotto forma di decotti, tisane o semplicemente tritati e aggiunti ai cibi, a scopi terapeutici.
Negli ultimi decenni la tecnologia ha permesso di studiare a livello molecolare gli effetti di questi funghi, mediante l'isolamento delle principali molecole bioattive e attraverso esperimenti in vivo e in vitro.
Le sostanze estratte da molti funghi hanno dimostrato in particolare attività immunomodulanti, quindi utili, sia nel trattamento di stati di immunodepressione, sia in patologie di origine autoimmune, e un'elettiva azione antitumorale.

I funghi sono impiegati anche come coadiuvanti di vaccini o in combinazione con antibiotici e antivirali.


L'altro importante campo d'azione dei funghi, conseguente al loro elevato contenuto in fibre e chitina, è quello della regolarizzazione del profilo lipidico e dei livelli di glucosio. Sono molto utili nel trattamento delle ipercolesterolemie (colesterolo alto) e quindi nella prevenzione dell'arteriosclerosi e delle malattie cardiovascolari. Sono indicati nel diabete senile e più in generale nella sindrome metabolica.

Il fungo produce dei metaboliti, cioè dei composti chimici vitali, che possono essere primari o secondari. Quelli cosiddetti "primari" sottendono alla sopravvivenza e crescita del fungo. Tali sostanze, enzimi, aminoacidi, polisaccaridi, grassi, minerali, si trovano in tutte le parti del fungo, ma maggiormente nel corpo fruttifero.
I metaboliti "secondari" invece sono sostanze organiche, non direttamente implicate nel normale sviluppo dell'organismo. Contrariamente ai metaboliti primari, la loro assenza non comporta necessariamente la morte del fungo, tuttavia a lungo andare ne mina la capacità di sopravvivenza e la fecondità.
I metaboliti secondari sono solitamente piccole molecole che il fungo sintetizza per difesa nei confronti di predatori, parassiti e malattie, per competizione interspecifica e per facilitare i processi riproduttivi. Questi composti, prodotti da gruppi molto limitati di specie di funghi, hanno, alcuni già, altri potenzialmente, un'importanza farmacologica.

Ad esempio sono stati recentemente estratti dal fungo Hericium ericianeus alcuni fattori di crescita nervina (NGF), che potranno probabilmente essere impiegati un domani anche nelle patologie neurologiche umane degenerative come il
morbo di Alzheimer.

I metaboliti primari sono spesso comuni a tutti i funghi, mentre i metaboliti secondari sono specifici di ciascuna specie. Nella stessa famiglia di funghi, ad esempio, si possono trovare componenti bioattivi a effetto talora opposto.


Metaboliti primari

Polisaccaridi
L'interesse principale nell'uso terapeutico dei funghi, risiede nella loro capacità di favorire la risposta immunitaria.

In base a numerosi studi scientifici si è dimostrato come alcuni funghi esercitino un'
azione immunomodulante e antitumorale sia in vitro che in vivo. Tra i composti, che sono stati isolati, quelli che hanno mostrato maggior efficacia sono stati i polisaccaridi. Sono macromolecole biologiche di struttura estremamente variabile che si ritrovano ampiamente in natura, dalle verdure alla frutta, ai cereali, ai legumi, ai funghi e alle alghe.

I polisaccaridi sono molecole a lunga catena, hanno forma spiraliforme e ripetono una sequenza fissa di zuccheri. Questa enorme variabilità, data dalla capacità di ramificare e di formare composti complessi, concede alle strutture polisaccaridiche la flessibilità necessaria alla stimolazione di più cellule del sistema immunitario.

In particolare ai ß-glucani, polisaccaridi che compongono la parete cellulare dei funghi e delle alghe, è stata attribuita la specifica capacità di spinta sul sistema immunitario. La somministrazione in vivo di ß-glucani, sia per via orale che iniettiva, ha comportato una risposta maggiore da parte dell'organismo umano, attraverso l'attivazione diretta delle cellule immunitarie, in condizioni patologiche cancerogene, infettive virali, batteriche, fungine e protozoarie.

L'entità dell'attività antitumorale dei ß-glucani sembra dipendere da una serie di fattori quali la solubilità delle molecole in acqua o in altri solventi, e la dimensione e la complessità della loro struttura ramificata.

Questi polisaccaridi possono essere estratti dai funghi attraverso dei processi di bollitura o di trattamento enzimatico. La loro concentrazione dipende molto dallo stadio di sviluppo del micete (micelio, primordio, frutto intero giovane o maturo), dal tempo che intercorre tra la raccolta e la cottura del fungo e dalle condizioni di lavorazione e conservazione del prodotto.
Di conseguenza la scelta dei corretti tempi di raccolta e il mantenimento di livelli ottimali di trattamento e stoccaggio diventano di fondamentale importanza per l'utilizzo terapeutico di questi alimenti.

Nella maggior parte dei casi, l'assunzione orale di ß-glucani è molto efficace. Ma mentre l'uso di ß-glucani estratti può causare a volte effetti collaterali, l'assunzione del fungo intero è più sicura e ha il vantaggio di potenziare l'azione dei polisaccaridi, grazie alle numerose sostanze in esso contenute, che lavorano in sinergia.


STUDI SUI ß-GLUCANI

L’interesse nei confronti dei ß-glucani come integratore è nato nel 1940, quando alcuni ricercatori estrassero dalle pareti cellulari del lievito una sostanza chiamata Zymosan. Essi capirono che tale sostanza era in grado di attivare il sistema immunitario, pur non sapendo come o perché. Nel 1960 Nicholas Di Luzio dell’università di Tulane riuscì a isolare un 1-3 ß-glucano, componente attivo dello Zymosan. Di Luzio scrisse: “l’ampio spettro di attività immunofarmacologiche del glucano include non solo le azioni antiinfettive nei confronti di batteri, funghi, virus e parassiti, ma anche l’inibizione della crescita tumorale”

Nel 1980 il Dr. Joyce Czop dell’Università di Harvard svelò il mistero di come i ß-glucani stimolano l’immunità. Ella osservò un 1-3 -ß-glucano attaccarsi sulla superficie di un macrofago e capì che era proprio questo legame a stimolare l’attività del macrofago. Scrisse: “i ß-glucani sono agenti farmacologici che aumentano rapidamente la resistenza dell’ospite a insulti biologici attraverso meccanismi che coinvolgono l’attivazione macrofagica”.

Uno dei primi esperimenti clinici con i ß-glucani fu effettuato nel 1975, quando il Dr. Peter Mansell del National Cancer Institute provò a vedere se i ß-glucani potessero coadiuvare il trattamento del melanoma maligno, una pericolosa forma di cancro della pelle- Il Dr. Mansell iniettò ß-glucani direttamente nei noduli cancerosi in nove pazienti. Egli osservò che le lesioni cancerose erano “drasticamente ridotte nel breve lasso di 5 giorni” e che in alcuni casi “la risoluzione era completa”


Uno dei primi studi a larga scala sui ß-glucani fu curiosamente condotto nei pesci. Nel 1980 un’industria Norvegese di allevamento di salmoni fu danneggiata enormemente dalla perdità di buona parte dei salmoni a causa di un’infezione nei pesci. Ai salmoni furono somministrati antibiotici, ma i batteri produssero rapidamente ceppi resistenti e gli antibiotici divennero inefficaci. Il Dr. Jan Raa dell’Università della Norvegia decise di tentare una nuova tecnica: introdusse ß-glucani nel cibo dei pesci e rapidamente l’infezione scomparve.

Negli ultimi due decenni il numero di studi scientifici sui ß-glucani è cresciuto enormemente. Di seguito sono riportati alcuni studi rappresentativi sugli effetti di immunostimolazione dei ß-glucani:

  • in uno studio controllato a doppio cieco contro placebo condotto dal Dr. William Browder dell’università di Tulane, 21 pazienti sottoposti a chirurgia gastrointestinale ad alto rischio sono stati trattati con ß-glucani per via ndovenosa ogni giorno per una settimana. Il Dr. Browder e i suoi colleghi volevano valutare se i ß-glucani potessero stimolare il sistema immunitario e ridurre le infezioni post-chirurgiche. Solo il 9% dei pazienti trattati con ß-glucani ebbero infezioni rispetto al 49% dei non trattati. Ciò che era più importante era che la mortalità nei trattati era nulla rispetto al 29% del tasso di mortalità dei non trattati.


  • I ricercatori della facoltà di Medicina dell’università di Tulane iniettarono i ß-glucani a livello di ulcere maligne nel petto di donne mastectomizzate e trattate con radioterapia per carcinoma mammario. Le ulcere guarirono rapidamente.


  • In uno studio condotto presso l’università di Zhejiang a hangzho in Cina, un concentrato di ß-glucani estratto dal fungo Maitake fu somministrato a pazienti affetti da carcinoma polmonare che erano stati sottoposti a chemioterapia. I pazienti che ricevettero concentrato insieme alla chemioterapia sopravvissero per un periodo più lungo rispetto a chi ricevette solo la chemioterapia.


  • Per testare l’effetto dei ß-glucani sulle infezioni fungine, ricercatori presso l’università Statale di Sào Paulo in Brasile somministrarono farmaci antifungini a 2 gruppi, uno dei quali riceveva anche glucani per via endovenosa per un mese e di seguito una somministrazione al mese per 11 mesi. Alla fine dell’anno il gruppo trattato anche con ß-glucani non ebbe alcuna recidiva, mentre nel grupp non trattato 5 su 8 pazienti ebbero recidive, I pazienti trattati co ß-glucani avevano anche una carica inferiore di infezione fungine nel sangue.


ß-GLUCANI E COLESTEROLO

È stato dimostrato anche che i ß-glucani hanno la capacità di
abbassare i livelli di colesterolo.

L’USDA (united States Department of Agriculture) condusse uno studio per determinare se l'aggiunta di ß-glucani alla dieta potesse contribuire a ridurre i livelli di colesterolo ematico.


Presero parte allo studio 23 volontari affetti da ipercolesterolemia ematica.


Nella prima settimana tutti furono sottoposti a una dieta nella quale lo 0, 8% dell’apporto calorico era costituito da ß-glucani e il 35% dai grassi. Dalla seconda settimana un gruppo di volontari ricevette un estratto di avena all’l% di ß-glucani e un altro gruppo un estratto al 10% di ß-glucani. Dopo 3 settimane, alla conclusione dello studio, i livelli di colesterolo nel gruppo che aveva ricevuto la percentuale più elevata di ß-glucani erano ridotti drasticamente. Anche nell’altro gruppo i livelli di colesterolo si erano ridotti anche se non in modo così ecclatante. I ricercatori non sapevano per certo come i ß-glucani abbassassero i livelli di colesterolo.

Una teoria è che i ß-glucani intrappolino gli acidi biliari, costituiti da colesterolo e li eliminino dall’organismo. Man mano che gli acidi biliari lasciano l’organismo, anche il colesterolo lascia l’organismo. Un’altra teoria è che i ß-glucani diminuiscano la produzione di colesterolo da parte del fegato.

ß-GLUCANl E ASMA
L’asma è un’infiammazione cronica che causa il restringimento delle vie respiratorie polmonari. Il restringimento è guidato da inquinanti, fumo, polline, polvere o altri stimoli, ll 5% della popolazione negli Stati Uniti soffre di asma. Dato interessante è che i tassi di asma sono più alti nei paesi industrializzati rispetto ai paesi in via di sviluppo. I medici ritengono che i tassi più elevati che si riscontrano nei paesi industrializzati siano legati alla maggiore pulizia e che l’organismo, specialmente nei bambini, abbia necessità di essere esposto a batteri, virus e parassiti perché possa imparare a difendersi da essi:
“ipotesi dell’igiene”. Gli abitanti di paesi in via di svilluppo non contraggono asma perché hanno imparato a contrastare le infezioni da micobatteri.

Una teoria è che i ß-glucani possono prevenire l’asma perché hanno una struttura simile ai ß-glucani dei micobatteri. Chi soffre di asma e chi è suscettibile a essa può quindi teoricamente utilizzare i ß-glucani per effettuare uno stimolo simile a quello dei micobatteri e produrre in questo modo la risposta T linfocitaria che può aiutare a prevenire l’asma.

ASSSENZA DEI ß-GLUCANI NELLA DIETA MODERNA

Gli 1-3 ß-glucani, come abbiamo dimostrato, aiutano l’organismo a costruire un sistema immunitario forte. Essi stimolano la produzione e l’attività dei Linfociti T, delle NK e dei macrofagi. Alcuni ricercatori ritengono che malattie come il cancro, l’artrite, l’allergia e molte altre derivino da un sistema immunitario indebolito e sono in aumento perché l’alimentazion non è sufficientemente ricca in 1-3 ß-glucani. Cibi conservati e da fast-food sono probabilmente i principali responsabili.

Come precedentemente spiegato le piante contengono 1-4 ß-glucani ma anche una piccola quantità di 1-3 ß-glucani simili a quelli dei funghi. L’ avena e il grano hanno una buona quantità di 1-3 ß-glucani. In questi cereali la percentuale si aggira attorno al 2-3%. In passato i popoli assumevano ß-glucani da questi cereali, ma i livelli di ß-glucani contenuti recentemete sono molto diminuiti. Le industrie di processazione e conservazione degli alimenti preferiscono utilizzare cereali con bassi livelli di 1-3 ß-glucani perché contengono meno fibre e sono più semplici da digerire.

Animali che mangiano mais e avena contenenti bassi livelli di 1-3 ß-glucani assorbono più facilmente e producono meno letame (fertilizzante naturale poco usato nelle fattorie moderne dopo l’avvento dei fertilizzan chimici).

Nella produzione della birra, gli 1-3 ß-gIucani non sono benvisti perchè conferiscono torpidità alla bevanda, e quindi sono stati selezionati ceppi di orzo a basso contenuto di 1-3 ß-glucani proprio per l’industria della birra.

Dal momento che le industrie di produzione alimentare preferiscono cereali a basso contenuto di fibre (e quindi di 1-3 ß-glucani) l’agricoltura coltiva quei cereali. Da ciò risulta una forte riduzione di 1-3 ß-glucani nella dieta moderna, perdita che può essere compensata aggiungendo i funghi medicinali all’alimentazione quotidiana.

Buona parte dei polisaccaridi attivi, solubili o insolubili in acqua, isolati dai funghi, possono essere classificati come fibre alimentari (es: (ß-glucan, xiloglicani, eteroglucani, chitine) e loro complessi proteici. Molti di questi composti hanno attività carcinostatica e sono in grado di assorbire sostanze cancerogene velocizzandone l’eliminazione attraverso l’intestino. In questo senso i funghi possono effettuare un’azione preventiva sul carcinoma colo-rettale.

TERPENOIDI AD AZIONE ANTI-INFETTIVA NEI FUNGHI

Molti funghi medicinali contengono terpenoidi con azione anti-infettiva. I terpenoidi aiutano il sistema immunitario e i processi di guarigione in var modi. In generale, sono efficaci nell’uccisione di batteri e virus. Alcuni terpenoidi proteggono le arterie cardiache e molti di loro hanno azione anti infiammatoria.
Ciò significa che prevengono una iperreazione del sistema immunitario.

Il termine terpenoide ha la stessa radice di “turp” in “turpentine”, una resina ottenuta dal pino che è stata utilizzata come antisettico dal tempo degli antichi Greci. I terpenoidi si trovano dappertutto in natura, e molte piante o sostanze che li contengono rilasciano un odore leggermente amaro.

Il ruolo
anti-infiammatorio dei terpenoidi è particolarmente utile nel processo di guarigione. Per capire come, basta pensare a cosa succede quando si prende un raffreddore. Il virus del raffreddore determina un rigonfiamento delle mucose, e la comparsa di rossore attorno al naso e alle narici. Il gonfiore e il rossore sono caratteristici del processo infiammatorio legato alla risposta immunitaria da parte dell’organismo. Il sistema immunitario nivia i globuli bianchi ad attaccare l’infezione, e, maggiore è il numero di globuli bianchi che arriva, maggiore è il gonfiore nell’area dell’infezione. A volte, tuttavia, il gonfiore è talmente accentuato che si innesca una reazione infiammatoria. Nel caso del raffreddore, il processo infiammatorio porta a costrizione di naso e gola fino a causare difficoltà respiratorie.

Una reazione infiammatoria a livello delle arterie ha conseguenze molto più gravi. In questo caso la parete dell’arteria può rigonfiarsi e impedire il flusso sanguigno. Molti medici ritengono che le malattie cardiovascolari siano inizialmente innescate da un processo infiammatorio a livello delle arterie e questo è il motivo per cui viene prescritta l’aspirina a pazienti con rischio cardiovascolare. L’aspirina, come i terpenoidi, ha azione antiinfiammatoria. L’infiammazione che accompagna l’infezione è benefica fino a che è sotto controllo. Per controllare l’infiammazione, se necessario, vengono utilizzate sostanze anti-infiammatorie, ma molte di esse bloccano l’azione benefica del sistema immunitario. Il cortisone, ad esempio, previene l’infiammazione, ma permette ai microrganismi di proliferare.

Il lato positivo dei terpenoidi è che sono in grado di modulare la risposta del sistema immunitario alle infezioni riducendo l’infiammazione, senza però impedire al sistema immunitario di svolgere il suo compito nel controllo dell’infezione, I terpenoidi stimolano le difese immunitarie dell’organismo, uccidono i microrganismi, prevengono l’infiammazione e riducono la sintomatologia. Peraltro i terpenoidi sono tra le “medicine” più antiche. Per curare il comune raffreddore, infatti, in passato le popolazioni inalavano la resina fresca dei pini e delle foglie di eucalipto, entrambi rimedi contenenti terpenoidi.

Fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza, Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2011

L'efficacia terapeutica del fungo viene migliorata dalla contemporanea supplementazione di Vitamina C.

Glico proteine o proteoglicani

I ß-glucani semplici sono tuttavia poco frequenti e si trovano generalmente associati a proteine. Le glicoproteine o proteoglicani sono molecole composte di polisaccaridi e proteine. Di norma i proteoglicani hanno un'azione immunomodulante e una attività antitumorale più potente rispetto ai ß-glucani semplici. In particolare, la loro assunzione ha comportato un aumento del numero e della funzionalità di cellule immunocompetenti quali: i macrofagi, le cellule Natural Killer (NK), alcune sottopopolazioni di cellule T e si è anche osservata un'attività di modulazione nell'espressione di specifiche citochine e fattori di crescita. La maggior parte dei funghi con attività medicinale contiene glicoproteine, che sono state isolate chimicamente e ampiamente studiate, tra cui le più importanti sono: il polisaccaride peptide (PSP) e il Krestin (PSK) dal Coriolus versicolor, il Lentinano dal Lentinus edodes, lo schizophyllano dallo Schizophyllum commune e la frazione D e il Grifolan dalla Grifola frondosa.

La possibilità che queste molecole potenzino o diminuiscano la reattività immunologica dell'organismo dipende da una serie di fattori tra cui la dose, le modalità e i tempi di somministrazione.

Ulteriori studi potranno in futuro portare alla comprensione dei meccanismi e delle potenzialità di azione di queste molecole, così da permetterne il corretto utilizzo in molte malattie, dalle patologie allergiche e metaboliche, a quelle autoimmuni e neoplastiche.

In Cina e Giappone quasi tutte queste sostanze bioattive sono utilizzate correntemente in terapia.


Enzimi

Le straordinarie proprietà digestive dei funghi, capaci di degradare sostanze quali legno e materiale organico, dipendono dal gran numero di enzimi che essi contengono.


La terapia enzimatica è indicata nel trattamento di molte patologie, da quelle tumorali a quelle cardiovascolari e infiammatorie. Essi agiscono come antiossidanti, riducendo lo stress ossidativo, che comporta l'invecchiamento cellulare, e come inibitori della proliferazione.

Gli enzimi, assunti attraverso l'alimento fungo, stimolano il sistema immunitario, soprattutto in quei soggetti in cui il sovraccarico tossinico rende l'organismo incapace di combattere infezioni virali e batteriche, creando un terreno favorevole allo sviluppo di patologie più gravi.


La somministrazione dei funghi quindi permette una diminuzione della quantità di tossine presenti nel nostro organismo attraverso sia una disintossicazione diretta sia il ripristino dell'equilibrio acido-base, dell'equilibrio intestinale e del corretto funzionamento del sistema immunitario.

Enzimi contenuti nei funghi:

- Enzimi antiossidanti: SOD (Superossidodismutasi) e Laccasi.
Il SOD è importante nella detossificazione e nel ritardare l'invecchiamento, ma è anche implicato in patologie come il morbo di Parkinson, di Alzheimer e in numerose patologie tumorali.

-Enzimi che agiscono inibendo la proliferazione cellulare (Glucosio-2-ossidasi e Proteasi).

-Enzimi coinvolti nella detossificazione (Perossidasi, Cito- cromo p450).
Il citocromo p450 ha un ruolo importante nella biotrasformazione e nel metabolismo di molti farmaci.


I danni, provocati dai radicali liberi, riducono fortemente l'attività delle cellule Natural Killer. Nei pazienti con tumori, soggetti a stress ossidativo e a sovraccarico tossinico, la reattività immunitaria è molto compromessa. Il SOD, presente nei funghi, in sinergia con la Catalasi, permette di ripristinare l'attività delle cellule NK e questo spiega l'efficacia di funghi con biomassa particolarmente ricca di SOD quali il Coriolus versicolor.
La Laccasi, presente nel Ganoderma lucidum e nel Pleurotus eryngii, conferisce a questi funghi proprietà antiretrovirali e anti-HIV.

Metaboliti secondari
Steroli
Gli steroli sono piccole molecole con attività antitumorale e antivirale. In particolare sono stati isolati dal micelio del Cordyceps sinensis e dal fungo Agaricus blazei Murrill.
Lectine
Le lectine sono proteine che si legano fortemente, ma in modo reversibile, a specifici carboidrati. Dai comuni funghi prataioli, i cosiddetti champignon, è stata isolata una lectina che ha la capacità di inibire reversibilmente la proliferazione delle cellule del cancro del colon.
Dal Pleurotus ostreatns è stata estratta una molecola lectinica, con potente attività antiepatoma e antisarcoma. Il Ganoderma carpense contiene una lectina, che svolge un'azione di inibizione sulla proliferazione di cellule tumorali.
Triperteni
Sono stati individuati biochimicamente nei funghi più di cento diversi tipi di triperteni. Il numero maggiore è rappresentato dagli acidi ganodermici isolati dal Ganoderma lucidum.

Ai triperteni vengono riconosciute le seguenti proprietà terapeutiche:
- azione antipertensione,
- riduzione del livello di colesterolo,
- diminuzione della produzione di istamina, azione antivirale,
- stimolo della funzione cortico-surrenale

I FUNGHI COME ADATTOGENI




Il termine adattogeni fu adottato nel 1940 da un ricercatore della ex Unione Sovietica chiamato Dr. Nicolai Lazerev. Nei suoi studi sul Ginseng siberiano selvatico egli aveva notato che la pianta aveva la capacità calmare il sistema nervoso e di ridurre gli effetti dello stress dell’organismo Il Dr. Lazarev utilizzò il termine adattogeno per descrivere piante come ginseng che aiutavano l’organismo ad adattarsi nei periodi di stress.

Due colleghi del Dr. Lazarev, I. I. Brekhman e I. V. Dardymov, affinarono la finizione di adattogeno come segue:
“deve essere innocuo e causare alterazioni minime nelle funzioni fisiologiche dell’organismo, deve avere un’azione non specifica e una azione normalizzazione aspecifica indipendentemente dalla direzione dello stato patologico”.

In medicina tradizionale cinese, le piante adattogene sono generalmente chiamate tonici. Una pianta tonica è una pianta che rend l’organismo più resistente e rinforza le naturali difese dell’organismo.

Attualmente gli scienziati stanno scoprendo sempre di più che lo
stress coinvolge diverse aree del corpo: il sistema nervoso, il sistema cardiovascolare, la produzione ormonale e molte altre. Il problema, ritengono molti ricercatori, è che mentre la risposta dell’organismo allo stress era condizionata nella preistoria dallo stress a breve termine, legato al pericolo vita, oggi dobbiamo affrontare lo stress prolungato caratterizzato da stato di ansia. Quando l’organismo sperimenta lo stress, le ghiandole surrenali secernono ormoni, il sistema simpatico viene attivato, il cuore batte più veloce, la pressione sanguigna sale e aumenta la glicemia.

Alcuni ricercatori ritengono che spesso l’organismo reagisce allo stress in modo eccessivo. Periodi di stress sostenuti possono affaticare il sistema nervoso e cardiovascolare e alterare la produzione ormonale. Lo stress a lungo termine può portare a malattie cardiovascolari, stanchezza e depressione. L’effetto cumulativo di tutto ciò può avere come risultato l’indebolimento del sistema immunitario. Ad esempio, per aiutare a gestire lo stress, le surrenali producono aumentati livelli di cortisolo. L’aumento di cortisolo è normale quando si deve gestire una situazione di pericolo per la vita: le surrenali secernono alti livelli di cortisolo per ridurre l’infiammazione non necessaria e dolorosa e quindi per guarire le ferite. Tuttavia, livelli elevati di cortisolo per lungo tempo possono causare diabete e affaticamento e indebolire sistema immunitario.

Gli adattogeni permettono alle surrenali di ricaricarsi
, di stabilizzare produzione ormonale e di tenere sotto controllo i livelli ematici di zucchero. Molte piante hanno proprietà adattogene, tra cui varie specie di ginseng, l’astragalo e la radice di liquirizia.

Tre funghi il maitake, lo Shiitake e il Reishi, sono considerati adattogeni.


FUNGHI COME PREBIOTICI
Nel tratto gastrointestinale sono presenti 10.000 volte più batteri di quante sono le cellule del nostro corpo. Secondo alcune stime, i batteri che colonizzano il grosso intestino contano come il 95% di tutte le cellule del nostro corpo.

La maggior parte delle persone ha
5 kg di batteri probiotici nel tratto gastrointestinale che creano un ecosistema che è diverso per ogni individuo. Alcuni batteri sono benefici altri sono patogeni. I bifidobatteri ad esempio prevengono la diarrea e la stipsi. Il patogeno E. Coli, invece, può causare crampi intestinali e diarrea. Dieta non adeguata, infezioni virali e batteriche o uso di antibiotici possono alterare o deprimere la normale flora intestinale. Quando ciò avviene i batteri patogeni possono prendere il sopravvento e causare malattia.

I prebiotici sono sostanze che fungono da nutrimento per i batteri buoni dell’intestino, sono una sorta di fertilizzanti intestinali per il fatto che promuovono la crescita dei batteri benefici e controllano quella dei batteri patogeni. I batteri utili producono anche vitamine del gruppo B, assistoio l’organismo nell’assorbimento di minerali, quali il calcio e il magnesio, aiutano il sistema immunitario a eliminare i patogeni. Alcuni ricercatori pensano che i prebiotici abbassino i livelli di colesterolo, prevengano la diarrea e aiutino a prevenire il carcinoma colo-rettale.

Tutti gli alimenti ad alto contenuto di fibre sono prebiotici; questi aliiìenti aiutano i batteri intestinali a crescere nell’intestino in modo equilibrao e armonioso. Tra i prebiotici i funghi sono una classe superiore perché contengono terpenoidi che sono antimicrobici, ma non attaccano i batteri benefici del tratto intestinale.

I funghi stimolano anche le cellule M (cellule APC) della mucosa intestinale che controllano antigeni e microrganismi; presentano antigeni e microrganismi con cui sono venuti a contatto al sistema immunitario per informarlo, istruirlo, attivarlo e allertarlo nei confronti degli invasori.

I prebiotici non vanno confusi con i probiotici. Un probiotico è una coltura batterica vivente che si può trovare nello yogurt e in altri derivati fermentati del latte. I probiotici sono utili per il tratto intestinale e gli permettono di restare in salute.



I FUNGHI COME ANTIOSSIDANTI

Un radicale libero è un atomo di ossigeno la cui composizione è la stessa della candeggina. Come ognuno di noi sa, la candeggina è utilizzata in casa per uccidere i batteri, ed è usata in vari modi nell’organismo.Per uccidere batteri, virus, parassiti e cellule maligne, i globuli bianchi e i macrofagi rilasciano radicali liberi. Tuttavia, se queste cellule proliferano troppo liberamente, possono uccidere anche le cellule normali. Come risultato avremo morte cellulare e tissutale e invecchiamento più veloce.

Sostanze chiamate antiossidanti sono in grado, a certi livelli, di invertire il danno che i radicali liberi fanno ai tessuti. Forse i tre antiossidanti più conosciuti sono la vitamina C, E e il ß-carotene. Assumere antiossidanti aiuta a ridurre i radicali liberi a un livello più accettabile e quindi a controllare i processi di invecchiamento.

I funghi hanno anche azione antiossidante. La buona notizia, per chi assume i funghi come parte della dieta, è che non corre il rischio di produrre radicali liberi non necessari.


EFFETTO EPATOPROTETTIVO DEI FUNGHI

Il fegato è il secondo organo più grande (la pelle è il più esteso) e uno dei suoi compiti principali è quello di detossificare l’organismo. Il fegato è anche l’impianto chimico dell’organismo: produce il colesterolo necessario per la membrana di ogni cellula del nostro corpo. Il fegato produce approssimativamente 20 proteine, tra cui gli anticorpi e le proteine coinvolti nei processi infiammatori attraverso i quali il sistema immunitario combatte le infezioni.

Queste proteine assicurano che l’organismo possa combattere le infezioni senza andare troppo “distante”;
se il fegato non funziona bene, il processo infiammatorio è squilibrato.



Alcune sostanze nei funghi hanno azione protettiva sul fegato. I funghi sono stati utilizzati per trattare molte patologie epatiche, tra cui l’epatile, una malattia che affligge 350 milioni di persone in tutto il mondo secondo la WHO (World Health Organization). In uno studio di 355 casi con epatite B trattati con la pillola di Wulingdan, che contiene frutto intero di Reishi, il 92% dei soggetti hanno evidenziato risultati positivi.

Il Lentinan, un farmaco estratto da Lentinula edodes (Shiitake), ha evidenziato risultati positivi nel trattamento dell’epatite cronica persistente e dell’epatite virale B. Anche il Trametes versicolor è a volte prescritto per l’epatite cronica attiva e per l’epatite B.



IL POTERE DELLA SINERGIA
La sinergia implica che i nutrienti all’interno di diverse sostanze, uniti insieme, si influenzano uno con ‘altro, spesso amplificando l’uno gli effetti dell’altro.
La sinergia è un situazione comune tra i prodotti e i rimedi naturali, anche se i meccanismi che ne sono responsabili sono complessi.

L’esempio meglio studiato è quello che riguarda il succo di pompelmo. Il succo di pompelmo blocca l’attività di alcuni enzimi del complesso del cito-cromo P-450 a livello della parete intestinale, e previene in questo modo il primo step del metabolismo di molti farmaci e sostanze natuli metabolizzate da questi enzimi.

Antagonisti del canale del calcio, psico farmaci, statine e antistaminici, sono alcuni dei farmaci il cui meccanismo viene alterato dall’assunzione di questo succo; anche gli effetti di cibi con proprietà medicinali e nutraceutici possono essere ridotti o inibiti dal consumo di questo succo.


In questo caso si tratta di una sinergia negativa;
in genere tuttavia, nutraceutici, cibi e sostanze naturali, combinati a volte con altri nutrienti producono un effetto sinergico positivo potenziando l’effetto di “guarigione”.


Bibliografia

  • Lindequist U, Niederrneyer T. H. i., JùIich W.D. The Pharmacological Potential of Mushrooms ecAM 2005 2(3):285-299; doi:10.1093/ecam/neh1O7.
  • Elves PJD, Roitt I. The immune system. Eirst of two parts- NEJM. Volume 343 Number 1, 2000E strada A, 1982 Vita di Maria Sabina. Savelli Editori, Roma.
  • Elves PjD, Roitt I. The immune system. Second of two parts. NEJM. Volume 343 Number 1,2000.



Fonte:
Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza, Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2011



PREVENZIONE

Cancer Research UK afferma: studi epidemiologici sull'uomo in Giappone e in Brasile hanno evidenziato che il consumo regolare, nel lungo periodo, di funghi medicinali è in grado di ridurre significativamente l'incidenza di sviluppo tumorale e dice anche che "ci sono prove sempre maggiori, attraverso esperimenti su modelli animali, del fatto che l'assunzione regolare di funghi medicinali o di loro estratti, può esercitare un effetto preventivo sia come elevata attività antitumorale sia come inibizione dell'incidenza di metastasi. Gli estratti di funghi medicinali possono essere utilizzati per migliorare la qualità della vita alleviando gli effetti collaterali di radio e chemioterapia, quali la stanchezza, la riduzione dell'appetito, la deplezione midollare e il rischio di infezioni opportunistiche.

Cancer Research UK afferma anche che, è stato dimostrato che queste sostanze sono sicure, non tossiche, anche quando assunte per lunghi periodi di trattamento e, quando assunte durante trattamenti di chemio e radioterapia, ne riducono in modo significativo gli effetti collaterali. Questi risultati sono in netto contrasto con i ben documentati effetti collaterali della maggior parte dei composti chemioterapici e, anche se in minor misura dei composti immunoterapici (es. anticorpi monoclonali) o alcune terapie biologiche per le quali sono stati dimostrati numerosi effetti collaterali quali febbre, brividi, rash cutanei, edemi, artralgie, ipotensione, insufficienza cardiaca congestizia o tossicità per il sistema nervoso centrale.

Fonte: oncologiaintegrata.it





Principali funghi medicinali e loro tropismo

Si propone di seguito un elenco dei funghi medicinali e, a titolo puramente indicativo, le patologie più comuni per le quali essi vengono utilizzati, rimandando ad ogni lettore, ovviamente, l'approfondimento dovuto. Inutile dire che quanto di seguito non vuol in alcun modo sostituire le terapie mediche o il medico stesso. A conclusione ell'elenco ampia bibliografia di riferimento. Le indicazioni sono tratte principalmente da: Ivo Bianchi, MICOTERAPIA, i funghi medicinali nella pratica clinica, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008 e da Stefania Cazzavillan, FUNGHI MEDICINALI - DALLA TRADIZIONE ALLA SCIENZA, Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2011. Le immagini sono tratte dal sito del nostro fornitore: https://hifasdaterra.it/.


(
L'immagine è tratta dal libro: Ivo Bianchi, MICOTERAPIA, i funghi medicinali nella pratica clinica, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008)



Lentinus Edodes - (SHIITAKE) Giappone: Shitake Cina: Hua Gu

ipercolesterolemia, iperuricemia, cachessia neoplastica, artrosi, affezioni virali, influenza, rinite, steatosi epatica, eczema, cancro polmonare e mammario, sarcoma;



Il suo colore va da chiaro a marrone scuro, ha un diametro da 5 a 12 cm, cresce su tronchi morti di querce, castagni e faggi ed è un fungo molto prelibato dal punto di vista culinario, Fungo dall’estremo Oriente, già diffuso nell’antica Cina prima ancora dello sviluppo della coltivazione del riso e da centinaia di anni parte integrante defla dieta in Giappone. li nome deriva dall’ unione delle due parole giapponesi “Shir querciaj e, “Take” (fungo), perché cresce spontaneamente sui tronchi di questi alberi.

Chiamato in Oriente
“Re dei funghi”, ha molteplici utilizzi, ed è stato uno deiprimi funghi utilizzati a scopo terapeutico. Usato da sempre in MTC per curare raffreddore, influenza, morbillo e bronchite: in Oriente viene estesamente impiegato per la prevenzione e cura di ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e come potente tonico di fegato e reni.

In Oriente il Lentinano un polisaccaride estratto da questo fungo è utilizzato nel trattamento dei tumori.
Riequilibra il profilo lipidico ottimizzando il rapporto tra colesterolo totale e HDL.

Assieme al Reishi
è il fungo maggiormente attivo nella prevenzione dei depositi di colesterolo sulla parete dei vasi sanguigni e nell’inibizione della formazione della placca ateromasica. Ha quindi, indirettamente un effetto di prevenzione dell’aterosclerosi e delle patologie cardiovascolari. Svolge un’azione di regolarizzazione della pressione sanguigna ed è utile nell’iperuricemia e nella gotta. È un ottimo sostegno del sistema immunitario, rinforza le difese in caso di influenza e raffreddore. Si è dimostrato utile anche nei casi di emicranie, epatite B, reumatismi e tinnito ed ha evidenziato un effetto di regolazione del metabolismo della tiroide.

RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 192-193

- Shiitake Lentinula edodes -

  • Ipercolesterolemia
  • Gotta
  • Arteriosclerosi
  • Ipertensione
  • Artrosi
  • Carie dentali
  • Placca dentale
  • Eczema
  • Cancro (prevenzione e trattamento) - Polmonare, al seno, leucemia, prostata e sarcoma.






Ganoderma lucidum - (LING ZHI - REISHI)
Giappone: Reishi - Cina Ling Zhi

Insonnia, stanchezza, invecchiamento precoce, miotonia distrofica, problematiche cardiovascolari, aritmia, dispnea, precordialgie, allergie, eczemi, epatiti A,B,C, carcinoma nasofaringeo, artrite reumatoide, mononucleosi infettiva, leucopenia.



Fungo parassita o saprofita. non commestibile per il suo sapore amaro e la consistenza legnosa. Cresce sohtario o in pochi esemplari dalla primavera all'autunno su ceppi di latifoglie, in particolare quercia e castagno. Inizialmente di colore giallo chiaro, crescendo assume una colorazione rosso- marrone brillante.
E' annoverato tra le 10 sostanze naturali più efficaci. In Cina e in Giappone considerato il fungo dell’immortalità.


Reishi, chiamato in Oriente
"fungo dell’immortalità” o "erba della potenza spirituale” o anche "Fungo dei 10.000anni”.

Esistono notizie sul suo impiego in Cina fin da vari secoli prima di Cristo, è considerato la miglior scelta per uno stimolo generale dell’organismo e come sostegno antisenescenza. In MTC è utilizzato come tonico e per aumentare la longevità, ma anche per modulare il sistema immunitario, per problemi cardiovascolari e per stimolare la funzionalità epatica.

E' considerato un adattogeno.
È molto utilizzato dagli scalatori per un maggiore adattamento all’altitudine e dagli atleti per migliorare la performance sportiva. Queste proprietà sono legate ad un migliore utilizzo dell’ossigeno grazie alla presenza di Germanio e allo stimolo del metabolismo energetico cellulare. Il miglioramento dell’ossigenazione porta anche ad un rinforzo della funzionalità cardiaca, riducendo le aritmie e le tachicardie sotto sforzo.

È un fungo ricchissimo di sostanze bioattive
(triterpeni) che hanno numerosissime azioni tra cui azioni di riduzione del colesterolo, dell’ipertensione, riduzione del rilascio di istamina e azione antiinfiammatoria. L'effetto antinfiammatorio è legato alla presenza di sostanze con azione simile al cortisone, che agiscono però senza gli effetti collaterali del farmaco.

L’azione di regolazione della pressione sanguigna agisce con un meccanismo ACE inibitore, anche qui senza effetti collaterali.

E'
molto efficace nell’asma, nella bronchite cronica, nella tosse e nelle affezioni respiratorie in genere.
Calma la mente e tonifica il fisico: permette una migliore
gestione dello stress, dell’ansia ed è utile nei casi di insonnia: aumenta l’energia dell’organismo, combatte l’astenia e migliora la concentrazione e la memoria. E' un importante modulatore del sistema immunitario e previene l’insorgenza delle malattie stagionali e virali, sia croniche (come le epatiti) che acute.

Questo fungo lavora principalmente sulla
“Loggia Fuoco” (cuore— intestino tenue), è un forte tonico cardiaco e un tiuidificante del sangue, ha proprietà antiallergiche, antiinfiammatorie e immunomodulanti, ma è anche molto utile nella gestione dello stress e delle patologie legate all’invecchiamento. E' in grado di regolarizzare la pressione sanguigna e il battito cardiaco ed è particolarmente utile per i soggetti predisposti allo sviluppo di patologie cardiovascolari (fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011; pag. 91).

RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 246-247

- Reishi, Ganoderma Lucidum -

  • Potente Sostegno Immunomodulante
  • Iperuricemia
  • Riequilibratore Organico
  • Affezioni respiratorie in genere
  • Bronchiti
  • Aritmie cardiache
  • Asma
  • Artrosi
  • Artrite reumatoide
  • Autoimmunità
  • Allergie
  • Tiroiditi
  • Supporto oncoloqico Carcinoma Prostatico -Polmonare - Leucemia mieloide acuta
  • Lupus eritametoso sistemico
  • Insonnia
  • Stanchezza
  • Invecchiamento prematuro
  • Mononucleosi infettiva
  • Vertigini
  • Epatite A,B
  • Fibromalgie





Coprinus Comatus: fungo dell'inchiostro

diabete tipo I e II, stipsi, emorroidi, tossicosi epatica;




Dimensioni. 3-6 cm, di forma ovale su un gambo alto e slanciato. Comune fungo commestibile che cresce a gruppi nei giardini, prati e boschi. Inizialmente bianco e successivamente più scuro:dal bordo si arrotola come una campana.


È ricco in Vanadio, un minerale con effetto antidiabetico. L’effetto antidiabetico del fungo intero si esplica a più livelli: sensibilizzazione delle cellule all’azione dell’insulina, effetto ipoglicemizzante e protezione e rivitalizzazione delle cellule B-pancreatiche parte del corpo umano. Per questo motivo può essere utile sia nel diabete di tipo I che nel diabete di tipo Il.

Agisce come un vero e proprio antidiabetico orale, senza gli effetti collaterali degli ipoglicemizzanti farmacologici. In Medicina Tradizionale Cinese è stato ed è utilizzato per favorire la digestione e nel trattamento delle emorroidi. È utile anche nella stipsi e nel trattamento delle infezioni intestinali e nella gestione dello stress.

È ricco in vitamine e minerali, contiene tutti gli aminoacidi essenziali ed una elevata percentuale di proteine. Studi in vitro hanno evidenziato attività citotossica nei confronti di carcinomi e sarcomi.

Contiene alcuni principi attivi particolarmente benefici per la salute dell’organismo, tra cui:

  • il vanadio colloidale, un minerale molto raro, che ha un’azione simile a quella dell’insulina.
  • il trealosio, un disaccaride (composto da due molecole di glucosio) che costituisce il nutrimento preferito dei fermenti lattici intestinali. Questo prebiotico, risana la flora batterica dell’intestino, che risulta alterata in diverse malattie;
  • i beta-glucani, potenti immunostimolanti, tra cui i beta-glucani D,1-6, che sono estremamente rari in natura;
  • i terpeni, che sono potenti immunostimolanti, capaci di combattere le difese basse e gli agenti aggressivi che attaccano l’organismo.


RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008,pag. 178

- Coprinus Comatus -

  • Diabete tipo 1 e 2
  • Obesità
  • Sindrome metabolica (in sinergia con il Maitake)
  • Stipsi
  • Emorroidi
  • Tossicosi Epatica
  • Stress
  • Infezioni Intestinali







Polyporus umbellatus - (ZHU LING)
Giappone: Chorei; Cina: Zhu Ling
edemi, ritenzione di liquidi, ipertensione, drenaggio linfatico, metastasi linfonodali, cancro, leucemia;




Fungo commestibile che cresce in Europa ed Asia su terreni boschivi costituiti da querce e faggi. in ammassi anche di oltre 20 chili. Il colore è marrone chiaro, e le dimensioni del fungo singolo sono circa 2-5 cm


In Medicina Tradizionale Cinese il Polyporus è molto utilizzato come diuretico naturale. Tali sue proprietà sono state confermate dalla ricerca medica moderna. In particolare stimola l’escrezione urinaria di sodio e cloro, senza però perdita di potassio. Viene utilizzato anche per l’acne e per altre malattie cutanee in quanto migliora e rinforza la pelle.

Grazie alla sua funzione drenante, migliora la stasi linfatica ed aumenta l’eliminazione dei liquidi attraverso le urine. In questo modo contribuisce anche a
ridurre la pressione arteriosa. E' molto utile nei casi di ritenzione idrica, in presenza di edemi, di gonfiori a livello articolare ed in generale nella detossificazione del sistema linfatico. Effettua un forte drenaggio linfatico anche della tossicità in corso di chemioterapia riducendone gli effetti collaterali. Aiuta il ripristino della circolazione linfatica in seguito a svuotamenti linfonodali dopo chirurgia.

Studi scientifici ne hanno dimostrato efficacia nella
terapia di supporto dei tumori polmonari e vescicali e nelle malattie ematologiche quali linfomi e leucemie. Il rafforzamento cutaneo di Polyporus riduce la sintomatologia nelle dermatiti da contatto.

RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 269

- Polyporus umbellatus -

  • Ritenzione dei Liquidi
  • Edemi
  • lpertensione arteriosa (minima alta da ristagno linfatico)
  • Polmoniti
  • Supporto oncologico polmonare-Leucemia-Linfoma
  • Drenaggio Chemioterapico per via Linfatica
  • Drenaggio Cortisonico per via Linfatica
  • Dermatiti da contatto
  • Calcoli Renali







Hericium Erinaceus - (HOUTOU)
Giappone: yamabushitake - Cina: Shan Fu
gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica e duodenale, allergie ed intolleranze alimentari, rettocolite ulcerosa;




Fungo raro e da considerarsi commestibile anche se risulta un po’ coriaceo. Compare in autunno nelle fenditure e spaccature di vecchi alberi di quercia ancora vivi, oppure su faggio, noce, platani e altre latifoglie. È un fungo parassita che cresce sul tronco ad una altezza di circa 3-4 metri e può raggiungere i 2 Kg di peso. L’ambiente preferito è prettamente mediterraneo.


Il fungo riduce il bruciore di stomaco, il reflusso e diminuisce la gastrite. Utilizzato in Medicina Tradizionale Cinese per problematiche gastriche divario genere e per prevenire i tumori del tratto gastroenterico. Hericium rinforza le mucose dello stomaco e dell’intestino che rivestono un ruolo fondamentale nella difesa del nostro organismo. Risulta quindi particolarmente utile nelle gastriti, nel reflusso gastroesofageo, nell’acidità gastrica e nei bruciori di stomaco.

Il suo effetto di ricostruzione e rinforzo della mucosa risulta utile nel supporto terapeutico al trattamento dei
tumori dell’ esofago, dello stomaco e dell’intestino, ma anche nelle ulcere gastriche e duodenali, nella colite ulcerosa e nel morbo di Chron.
In generale contribuisce al ripristino della flora intestinale, calma le infiammazioni del tratto gastroenterico e regolarizza la digestione. È molto utile per il riequilibrio intestinale dopo trattamenti antibiotici. La sua azione a livello gastrointestinale lo rende utile anche nel trattamento delle intolleranze alimentari e delle allergie soprattutto di natura alimentare, nelle
dermatiti e neurodermatiti di origine principalmente alimentare.

Hericium erinaceus chiamato anche “Ljon’s mane” (criniera di leone) o “Monkey’s mushroom” (fungo della scimmia) o “White beard” (barba bianca), e in molti altri modi, è considerato un
fungo bianco e infatti la sua azione è indirizzata principalmente all’apparato gastro-intestinale. In Medicina Tradizionale Cinese I’Hericium veniva utilizzato per tutte le problematiche gastriche, mentre era parte integrante della “borsa medicina” dei Nativi Americani che lo utilizzavano come polvere nelle ferite per farle smettere di sanguinare. Studi scientifici recenti dimostrano che i suoi effetti terapeutici si esplicano a livello di mucosa gastrointestinale, grazie alla sua capacità di rigenerazione delle mucose. La sua capacità cicatrizzante, già riconosciuta dai Nativi Americani, lo rende particolarmente indicato anche in presenza di ulcere gastroduodenali.

Lavora anche sulla depressione e sulla tristezza,
emozioni che accompagnano i soggetti costituzionalmente appartenenti a questa loggia, in quanto ha un tropismo per il sistema nervoso (probabilmente per la stessa origine embrionale di epitelio gastroenterico e tessuto nervoso), e su di esso esercita un’azione protettiva a vari livelli. Queste sue caratteristiche lo rendono utile nella gestione dello stress e nell’insonnia, ma solo negli individui appartenenti a questa loggia (metallo).

(fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011; pag. 94)


Recenti studi scientifici hanno dimostrato che componenti di questo fungo stimolano la produzione dì Nerve Growth Factor e la resintesi di mielina da parte delle cellule del sistema nervoso. E stato utilizzato con risultati incoraggianti nel Morbo di Alzheimer nella Sclerosi Multipla. L’azione sul sistema nervoso è molto articolata e per questo il suo utilizzo risulta utile anche nell’ansia, nello stress, nei deficit mnemonici, nell’inquietudine e nell’insonnia.

"Chi soffre di bruciori di stomaco continui sa come mi sono sempre sentito. La continua assunzione di antiacidi e farmaci inibitori di pompa protonica mi aveva danneggiato lo stomaco. Ho cominciato ad assumere Hericium, Già dopo breve tempo di assunzione la mia acidità ed i miei bruciori erano notevolmente diminuiti, mi sentivo molto meglio. Attualmente i sintomi sono completamente scomparsi". KB.

RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 279

- Hericium erinaceus -

  • Gastrite
  • Riflusso gastroesofageo
  • Difficoltà digestiva
  • Ulcera gastrica o duodenale
  • Colite ulcerosa
  • Malattia di Crohn
  • Intolleranze alimetari
  • Supporto Oncologico Stomaco colon-rettale esofago
  • Sclerosi Multipla
  • Malattia di Alzheimer, danni ai neuroni
  • Aumenta la memoria in pazienti con deficit di apprendimento.
  • Attività cito-tossica specialmente in zona polmonare (Borchers AT, et al 1999. Mushroons, tumors, and immunity. Proc Soc Exp Biol Med 221 (4): 281 - 93).






Auricularia auricula judae - (MU HER - KIKURAGE);

Giappone:
Kikuurage; Cina: Mu her

Infiammazione delle mucose, tracheite, tosse secca, cancro cutaneo, carcinoma epidermoide, eccesso di radicali liberi, emorroidi, obesità;




Dimensioni: 3-10 cm. Comune fungo commestibile sessile, con gambo cortissimo, a forma di orecchio; cresce su arbusti morenti di sambuco. faggi e robinie. Colore rosso-brunastro, consistenza gelatinoso-elastica, cartilagineo. Disidratato, ritorna alla consistenza gelatinosa dopo l’idratazione. Sapore dolce e odore impercettibile.


È un fungo con proprietà anticoagulanti. Auricularia aumenta la fluidità del sangue. Previene la formazione di emboli e trombi e
migliora la circolazione. Questo fungo può essere impiegato come anticoagulante naturale. Esercita un’azione di protezione cardiovascolare molto complessa e particolare: previene trombosi ed ostruzioni vasali con effetto ipolipemizzante ed antiaggregante piastrinico (Adenosina) senza indurre emorragie e soprattutto senza danneggiare il collagene. In questo modo esercita indirettamente un’azione terapeutica sull’aterosclerosi.

Auricularia agisce sull’insufficienza venosa periferica
rinforzando i vasi sanguigni, inducendo vasodilatazione e stimolando la circolazione. Migliora in questi casi la sintomatologia dolorosa, prevenendo problematiche di occlusione dei vasi periferici. La sua azione di rinforzo del collagene vasale previene il rischio di emorragie interne. La sua azione sulla circolazione agisce positivamente anche su emicranie e tinnito.

È un fungo utilizzato in Medicina Tradizionale Cinese per le emorroidi, reccessivo sanguinamento uterino e come umettante delle mucose. Auricularia ha azione umettante e rinforzante delle mucose quindi è utile nel trattamento di:
tosse secca, faringite. sinusite e colite cronica con stipsi. E' utile anche nelle infiammazioni e nelle infezioni vescicali.

Ha proprietà
antidiabetiche, ipocolesterolemizzanti e ipolipidemizzanti grazie alla riduzione dell’assorbimento enterico di grassi e zuccheri. Ha azione antiossidante che esercita attraverso l’attivazione del SOD (CU-Zn) a livello epaticoecerebrale.
Non ne è consigliabile l’utilizzo nella ricerca di una gravidanza in quanto ostacola l’impianto dell’embrione.

L’Auriculana (auricula judae) è un altro fungo rosso, “Loggia Fuoco” (cuore— intestino tenue)
. Anch’esso è utilizzato per fluidificare il sangue e proteggere l’apparato cardiovascolare; esercita un’azione di rinforzo dei vasi arteriosi e venosi ed è utile, oltre che nella prevenzione dello sviluppo di malattie cardiovascolari, anche nel trattamento dell’insufficienza venosa periferica (fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011; pag. 91).

RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 284

- Auricularia auricula judae -

  • Infiammazione delle mucose
  • Tracheite
  • Faringite
  • Tosse secca
  • Ulcere cutanee
  • Tumori della pelle
  • Stress ossidativo
  • Obesità
  • Emorroidi
  • Stipsi
  • Metrorragia
  • Sarcomi
  • Diabete di tipo II
  • Dismetabolismo lipidico
  • Tendenza aterosclerotica
  • Insufficienza venosa periferica
  • Tendenza trombotica
  • Claudicatio intermittens
  • Predisposizione a malattie cardiovascolari (IMA, ictus..)






Cordyceps sinensis - Cordyceps militaris;
Giappone:Tochukas; Cina: Dong Chong Xia Cao

Stanchezza, convalescenza, depressione, insonnia, impotenza, sterilità maschile e femminile, gastroenteriti infettive, irregolarità mestruali, glomerulonefrite cronica, insufficienza renale, asma, bronchite cronica;




Fungo parassita di un lepidottero, originario del Tibet, ove può crescere fino a 5000 metri di altezza. Dimensioni: 4-10 cm
In Medicina Tradizionale Cinese è considerato un potente tonico dei reni, sede della nostra energia vitale. E ritenuto il fungo che per eccellenza tonifica il QI renale, dando calma all’animo e vigore al corpo.
Cordyceps ha un effetto di stimolo delle funzioni sessuali, stimola e regolarizza la produzione ormonale. Agisce come un vero e proprio afrodisiaco naturale. Stimola il vigore fisico e mentale.

Ha un importante effetto
immunomodulante: stimola la proliferazione delle cellule NK e la produzione di IL-2. È utile nel trattamento delle affezioni respiratorie e dell’asma. Migliora l’utilizzazione dell’ossigeno, aumenta la resistenza fisica e la prestazione sportiva. Ha azione cardiotonica e migliora il ritmo cardiaco.

Migliora le prestazioni aerobiche e l’eliminazione dell’acido lattico dopo sforzo. Ha azione
antidepressiva che esercita a 2 livelli: come gestione dello stress modulando il rilascio ormonale delle ghiandole surrenali e come inibizione della Monoaminoossidasi (enzima che demolisce serotonina, dopamina e norepinefrina) a livello cerebrale. È utile nel trattamento dell’insonnia. Ha un’azione di regolazione del metabolismo: riduce il livello di glucosio ematico, ma ha anche funzione di riduzione del colesterolo e di riequilibrio del profilo lipidico.

Attiva il metabolismo epatico accelerando le funzioni delle cellule di Kupfer, il metabolismo energetico e la circolazione epatica.
Ha un tropismo di azione per il sistema genito-urinario: tonifica i reni, è efficace su
impotenza e sterilità e regolarizza la produzione ormonale. Migliora la funzionalità renale aumentando la clearance della creatinina e diminuisce la proteinuria. Esercita un effetto di protezione renale.

Ha azione
antiossidante e antiaging. Aumenta i livelli di SOD e glutatione perossidasi. Inibisce la perossidazione lipidica ed agisce quindi in prevenzione dell'aterosclerosi.

Il Cordyceps spp
è sempre stato considerato un fungo giallo-verde, ma alcune specie hanno un colore arancione brillante. Si tratta quindi di un fungo riequilibrante (verde) in grado di riarmonizzare il sistema immunitario e la fisiologia dell’organismo, ma anche un adattogeno (giallo, colore della capacità intelligente di utilizzare le risorse e le energie) e un tonico stimolante dell’energia vitale e sessuale (arancione).

Secondo la MTC,
che lo ha utilizzato per secoli, il Cordyceps lavora sui meridiani di polmone e rene ed è considerato un rimedio in grado di “nutrire" lo yin, di potenziare lo yang e di rinforzare polmoni e reni, sede dell’energia vitale. Conferisce quindi una “doppia tonificazione Yin e Yang”

È considerato un potente tonico, più forte del Ginseng, un rimedio per la stanchezza, la fatica e per la convalescenza dopo malattie debilitanti; ha un largo seguito che lo ritiene un afrodisiaco sia nell’uomo che nella donna e un trattamento efficace in alcuni tipi di impotenza. Le sue naturali condizioni di crescita ad altezze così elevate nell’Himalaya, caratterizzate da basse temperature e ridotta concentrazione di ossigeno, hanno indotto questo fungo a ottimizzare la capacità di utilizzazione dell’ossigeno per produrre energia.
È un fungo che lavora quindi principalmente sulla “Loggia Acqua” arancione, sistema genito-urinario, anche se le sue capacità di migliorare il metabolismo energetico lo rendono un rimedio estremamente utile per la “Loggia Terra” (giallo, stomaco, milza e pancreas) e per la “Loggia Legno” (verde, fegato e vescicola biliare).

(fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011; pag. 93)


RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 150-151

- Cordyceps sinensis -

  • Depressione
  • Insufficenza Renale
  • Stanchezza cronica
  • Miglioramento performance sportive
  • Convalescenza
  • Impotenza
  • Epatite b-c
  • Steatosi epatica
  • Irregolarità mestruali
  • Ricadute infettive
  • Sterilità maschile-femminile

Approfondimento





Grifola frondosa - (MAITAKE)

Carcinoma mammario, polmonare, gastrico, epatico, vescicale, prostatico, melanoma, glioblastoma, ottimo per controbattere gli effetti secondari della chemioterapia, cistiti ricorrenti, ipertrigliceridemia, deficit immunologico, stress, osteoporosi;



Parassita e saprofìta, Cresce prevalentemente in autunno ai piedi di castagni, faggi e querce. Il suo sviluppo è favorito da calore e umidità, spunta dopo i primi temporali in estate fino ad inizio autunno, cappella grigio-marrone forma cespugli tino 40 cm

È un fungo molto utile in presenza di sindrome metabolica. Agisce in modo naturale nel trattamento del
sovrappeso e dell’obesità.
In Asia viene servito come prelibatezza culinaria e aiuta a perdere peso in quanto abbassa la glicemia e riduce assorbimento e l’accumulo di grassi nel fegato e nei tessuti in generale.
Il
controllo della glicernia esercitato da questo fungo è importante nel diabete di tipo Il. Aumenta la sensibilità delle cellule all'insulina e stimola un migliore utilizzo del glucosio da parte delle cellule.
L’assunzione regolare di Maitake
permette di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e di riequilibrare il profilo lipidico.
Il Maitake esplica anche un’azione di regolarizzazione della pressione arteriosa, quindi è utile nei casi di
ipertensione.

È uno dei funghi scientificamente più studiati nel trattamento oncologico di supporto.
I ricercatori hanno estratto varie frazioni farmacologicamente attive da questo fungo. Si tratta in particolare di molecole denominate:
1. frazione D, rappresentata dal polisaccaride beta-1.6-glucano, ad azione specificatamente anti tumorale;
2. frazione SX, anch’essa un beta glucano, ad azione specificatamente anti diabetica o meglio di regolazione dei livelli glicemici;
3. frazione ES, ad azione anti ipertensiva.

Alcuni ricercatori americani si sono concentrati sullo studio degli effetti del Maitake sulla Sindrome Metabolica ed i risultati clinici sono ad oggi incoraggianti.

La
Frazione D, un potente estratto polisaccaridico, stimola proliferazione e attivazione dei linfociti T e induce la produzione di IL-12. In vitro tale estratto blocca la crescita tumorale. Studi scientifici hanno dimostrato la sua efficacia nel carcinoma vescicale e in tutte le neoplasie con tendenza a metastatizzare. E infatti particolarmente efficace nell’inibizione dell’angiogenesi e nel rafforzamento del tessuto connettivo e ostacola quindi la migrazione delle cellule tumorali a tessuti o organi distali.

Studi in vivo hanno dimostrato la sua capacità di
ridurre drasticamente gli effetti collaterali della chemioterapia quali nausea, vomito, dolore, leucopenia. perdita di capelli, perdita di appetito ecc.
Ha anche effetto
antivirale che è stato studiato principalmente in pazienti affetti da HIV nei quali ha ridotto la carica virale e ha notevolmente migliorato la qualità della vita.

Il Maitake favorisce l’assimilazione del calcio rinforza i tessuti connettivi e le ossa e può essere utile nell’osteoporosi.


RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 261

- Maitake, Grifola frondosa-

  • Sindrome metabolica
  • Diabete Tipo 2
  • Obesità
  • Ipertensione Arteriosa
  • Ipertrigliceridemia
  • Supporto Oncologico con Tendenza metastatica epatica ossea
  • Osteoporosi
  • Cistiti ricorrenti
  • Approfondimento





Agaricus blazei murrill - (COGUMELO DEL SOL)

Giappone Himematsutake; Brasile: Cogumelo del sol

Deficit immunologico, patologie autoimmuni, frequenti ricadute infettive, allergia, asma, invecchiamento precoce, ipertensione arteriosa, intossicazioni, cirrosi epatica, epatite B, epatite tossica, sarcoma, melanoma, patologie neoplastiche.



Dimensioni: 10-15cm; Saprofita secondario, cresce su materiale già predigerito da altri organismi.
Non si trova quasi mai un fungo così come I’Agaricus biazei murrill efficace per il sistema immunitario. Questo fungo venne scoperto per la prima volta circa 30 anni fa nelle regioni montagnose di Piedade in Brasile dove era utilizzato dalla popolazione locale come alimentazione giornaliera.
Studi epidemiologici avevano evidenziato in quest’area una bassissima incidenza di tumori e malattie degenerative che fu attribuita al regolare consumo di questo fungo.


È il fungo più potente come capacità di modulazione del sistema immunitario
, grazie alla sua elevatissima concentrazione di polisaccaridi, e diventa un utilissimo supporto nelle malattie neoplastiche. allergiche eautoimmuni.

È particolarmente efficace come
supporto di tutte le neoplasie dell’area peritoneale (carcinoma colon-rettale, pancreatico) polmonare, epatico, delle vie biliari, ma anche tumore cerebrale e carcinoma mammario e prostatico non ormonodipendente. Migliora la qualità della vita dei pazienti in chemio o radioterapia in quanto ne riduce gli effetti collaterali e stimola l’eritropoiesi.

Studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia anche nel trattamento delle
fibromialgie, dei reumatismi, del morbo di Parkinson, del morbo di Alzheimer e della sclerosi multipla. È un ottimo supporto nelle malattie autoimmuni del pancreas (diabete di tipo I) e della tiroide.

Negli ultimi dieci anni, l'influenza benefica di Agaricus blazei Murill è stata valutata e documentata in numerosi studi scientifici e alcuni studi clinici.

La maggior parte dei dati pubblicati in riviste peer-reviewed è emerso che ABM trasmette una serie di benefici per la salute a causa della sua modulazione del sistema immunitario quando viene utilizzato come integratore. Questa modulazione è in parte causata da un gruppo di estremamente efficienti di immuno-stimolanti chiamati glucani (Beta-1 ,3-D-glucani e Beta-1 ,6-D-glucani che sono quasi identici chimicamente e solo diversamente concatenati), che sono costituenti molto attivi di ABM. Ci sono anche altri immuno-modulanti sostanze come proteoglucani (che contiene anche proteine) e di estradiolo.

L'estratto di ABM migliora l'immunità innata delle cellule del sistema immunitario come i macrofagi, monociti, cellule dendritiche, leucociti polymononuclear (PMN) e NK (natural killer).



RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 170-171

- Agaricus blazei Murrill, ABM-

  • Deficit immunoloqico
  • Autoimmunità
  • Supporto Oncoloqico per tumori solidi e Ascite
  • Diabeti di tipo l e ll
  • Invecchiamento prematuro o fisiologico
  • Intossicazioni da metalli pesanti
  • Allergia pollini
  • Danni cancerogeni e mutageni






Coriolus versicolor - (KAWARATAKE - YUN ZHI)

Giappone: Kawaratake Cina: Yun Zhi

Azione antivirale, tumori ormono-dipendenti (mammari, prostatici), carcinoma polmonare, sarcoma, tumori cerebrali, linfoma, carcinoma esofageo, gastrico, nasofaringeo, polmonare, colo-rettale, ovarico, cervicale (HPV correlato), vescicale.




Fungo legnoso, non commestibile, cresce per tutto Fanno, su tronchi e ceppi morti o vivi. E' molto comune in Europa e in tutto il resto del mondo. Sessile, coriaceo, solitamente raggruppato in vari individui a mensole sovrapposte. Il suo colore è variabile, e dipende dal substrato e dalla luce; è concentricamente zonato.


Coriolus versicolor ha un effetto di potenziamento del sistema immunitario. Stimola le difese dell'ospite soprattutto nei confronti di malattie oncologiche e infezioni virali. Questo fungo è un componente fondamentale dell’armamentario della medicina tradizionale asiatica. Negli anni 80 il governo Giapponese ha approvato l'uso di estratti di questo fungo (PSK e PSP) come supporto al trattamento di varie forme tumorali. Il PSK è attualmente uno dei “farmaci antineoplastici” più venduti in Giappone e viene utilizzato in associazionea chirurgia, chemio e radioterapia.

È particolarmente efficace nel supporto al trattamento di
tumori ormono-dipendenti (carcinoma mammario e prostatico ormono-dipendente) e di tumori indotti da virus (carcinoma nasofaringeo, carcinoma della cervice uterina...). Molti studi scientifici ne hanno valutato l’azione su carcinomi dello stomaco, del fegato, in tumori cerebrali e leucemie. In tutti ha portato ad un aumento della sopravvivenza e ad un miglioramento della qualità della vita.

La sua assunzione permette una migliore gestione degli effetti collaterali di chemio e radioterapia. Esercita un importante effetto di protezione delle cellule sane dai danni da radiazioni, ma nel contempo ne aumenta l’efficacia nelle cellule malate. E’ stata osservata un’
azione antibatterica e antimicotica soprattutto nei confronti di E.Coli, Streptococco e Candida.

Questo fungo esercita un
potente effetto antivirale, e numerosi studi hanno dimostrato la sua efficacia nei confronti di molte patologie virali. Studi su pazienti HIV hanno evidenziato una notevole riduzione della carica virale ed un miglioramento della qualità della vita.

È efficace nel trattamento delle infezioni della cervice uterina da
HPV, dell’Herpes zoster, del Citomegalovirus e dell’epatite virale.

Il Trametes versicolor (anche
Coriolus versicolor) è conosciuto in Giappone come Kawaratake (“mushroom by the niver bank”) e in Cina come Yun zhi (“Cloud fungus”) ed è considerato un fungo grigio-nero; è stato utilizzato per lungo tempo come antitumorale. Gli antichi Taoisti rispettavano profondamente questo fungo che cresceva sugli alberi di pino; i pini sono alberi sempreverdi e i monaci Taoisti ritenevano che il fungo avesse lo stesso potere degli alberi di pino che non perdevano mai le foglie.

I Taoisti credevano che il Trametes versicolor avesse la capacità di immagazzinare energia Yang dalle radici del pino e, per questo motivo, lo prescrivevano ai pazienti con deficit di Yang.
E' il “fungo dell’anziano”, della loggia acqua (rene-vescica) intesa come perdita globale di energia vitale. È utilizzato nelle malattie croniche e degenerative, in particolare tumorali, che sono infatti caratterizzate da una perdita importante di energia vitale da parte dell’organismo (fonte: Stefania Cazzavillan, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011; pag. 92).

Virus influenzali
"Ero soggetto a influenze virali anche 3-4 volte all’anno. Nulla sembrava aiutarmi fino a che non ho cominciato ad assumere coriolus. Da allora non mi sono più ammalato". CB.

RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 226-227

- Coriolus Versicolor -

  • Infezioni virali
  • Influenza
  • Herpes
  • Epatite C
  • HIV
  • Patologie virali croniche
  • Sindrome da aftaticamento cronico
  • Candida
  • Toxoplasmosi
  • Patologie batteriche
  • Cirrosi biliare primaria
  • Supporto Oncologico: Carcinoma dell’esofago, gastrico, nasofaringeo, polmonare (no cellule piccole), della mammella ormone-dipendente, prostatico, colonrettale, ovarìco, cervicale, vescicolare, linfoma
  • Limita gli effetti collaterali della radioterapia.







Pleorotus Ostreatus
Nome giapponese: Hiratake - Nome cinese: Pin-gu o tian hua xin

E' dotato di azioni biologiche sorprendenti. In primis, abbatte la colesterolemia e potenzia il sistema immunitario. Ricco di principi nutrizionali (proteine, ferro, fibre) utile come formula anti-aging (antiossidante).



Si tratta di un fungo commestibile dalla carne bianca, incorporato in un corpo bianco, grigio o marrone, senza piedi e con una forma che ricorda un ostrica e può raggiungere i 25 cm di diametro. La sua carne è molto apprezzata sia per il suo gusto sia per la sua fragranza, in Occidente come in Oriente . Il nome Pleorotus è composto dalle parole greche “pleuron” (“di fianco”) e “otos” (“orecchio”): “orecchio al fianco”. Questo perché il fungo cresce su ceppaie e su tronchi vivi di alberi come gelsi e pioppi, formando le caratteristiche orecchiette. Ostreatus deriva invece dal latino “ostrea”, l’ostrica, e in effetti il suo cappello ricorda questo mollusco. -


PROPRIETÀ BIOLOGICHE (fonte Dott. Ardigò):

Attività ipocolesterolemica
Due studi (Bobek et al.) su ratti hanno dimostrato che il Pleurotus era in grado di ridurre del 46% i livelli di colesterolo nel sangue, del 51 % l’accumulo di colesterolo del fegato e 32% l’accumulo di trigliceridi del fegato. Il dr Bobek ha anche osservato l’aumento del Colesterolo buono “HDL”. La caratteristica più importante di questo fungo è l’attività ipocolesterolemizzante.

Esso possiede notevoli quantità di
Lovastatina: la Lovastatina naturale ha la stessa efficacia anticolesterolo, senza dare effetti collaterali. Questo perché la lovastatina naturale non agisce solo riducendo la produzione di Colesterolo, bloccando l’attività dell’enzima , l’enzima necessario alla produzione del Colesterolo(HMG-CoA), ma soprattutto ne elimina l’accumulo nel fegato, versando il Colesterolo in eccesso nella bile, che attraversa l’intestino e lo scarica all’esterno.
Inoltre la presenza di altre sostanze presenti nel fungo, che lavorano in sinergia, danno altri effetti che diminuiscono anche l’assorbimento del Colesterolo ed aumentano la distruzione del colesterolo in eccesso.

Questa caratteristica di favorire la eliminazione del Colesterolo é presente anche in altri funghi come, lo Shiitake, il Reishi ed il Maitake ad esempio, perchè i funghi sono cibi ipocalorici, perchè non contengono grassi e quindi si spiega come mai spazzano via facilmente il Colesterolo, nel fegato o nelle pareti arteriose dove i funghi passano. Sono tra i cibi più ipocalorici del pianeta come le carote il sedano.
Il Pleurotus Ostreatus, rispetto agli altri funghi ha un’azione nettamente più spiccata nell’eliminare il Colesterolo, senza dare nessun effetto collaterale, nè interazioni con farmaci.

Attività antiossidante
Poiché era stato ipotizzato un effetto antiossidante di Pleurotus ostreatus, esso è stato studiato in ratti nei quali era stata indotta epatotòssicità con CCl4 in­traperitoneale (2 mg/kg) per 4 giorni con conseguente alterazione della funzionalità epatica e riduzione degli enzimi antiossidanti. Il trattamento con Pleurotus ha ripristinato una corretta funzionalità epatica ed ha determinato un aumento del livello di enzimi antiossidanti, confermando sia la sua attività antiossidante che epatoprotetti­va.

Attività antiinfiammatoria
L’attività antiinfiammatoria si è dimostrata molto efficace nell’infiammazione acuta indotta da carragenina e da formalina con effetti paragonabili a quelli del diclofenac.

Attività antiaggregante piastrinica
L’attività antiaggregante è legata alla presenza di Adenosina 5' -difosfato (ADP); l’estratto di Pleurotus inibisce l’aggregazione piastrinica dall’88% al 95%.
Entrambe le proprietà ne suggeriscono un potenziale utilizzo nelle malattie cardiovascolari.

Effetti sul sistema immunitario
Su Pleurotus ostreatus sono stati effettuati numerosi studi che gli hanno attribuito effetti immunomodulanti, attività antineoplastica, antivirale, antibatterica, antibioti­ca, antiinfiammatoria.
I ricercatori in due studi condotti in laboratoirio hanno scoperto due sostanze, che hanno hanno dimostrato interessanti proprietà citotossiche su cellule tumorali :

  • una proteina citolitica chiamata ostreolisina si è rivelata citotossica su cellule tumorali di mammifero
  • una lectina dimerica (40 e 4lkD) ha evidenziato potente attività antitumorale in topi affetti da sarcoma 180 e da epatoma H22. Il gruppo trattato con lectina dimerica del Pleurotus ostreatus ha avuto un notevole aumento della sopravvivenza globale, rispetto al gruppo di confronto non protetto dalla lectina dimerica del Pleurotus ostreatus.


Ricercatori hanno poi approfondito ed osservato che Pleurotus si è rivelato quello con
maggiore attività citotossica su cellule di carcinoma prostatico, rispetto ad altri 20 funghi con proprietà terapeutiche presi in esame.

I ricercatori hanno osservato che Pleurotus ha dimostrato un interessante effetto nella prevenzione di tumore, che si ottiene in laboratorio somministrando la dimetilidrazina (DMH), che è un potente cancerogeno. I ricercatori hanno osservato nel gruppo Pleurotus un numero di carcinomi molto inferiore rispetto al gruppo di controllo non Pleurotus.


RIASSUNTO DELLE POSSIBILI INDICAZIONI CLINICHE secondo: IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 202

- Pleurotus Ostreatus -

  • ipocolesterolemica
  • alterazione profilo lipidico
  • aterosclerosi
  • carcinoma della prostata
  • patologie cardiovascolari


La natura è una foresta di linguaggi che s'intreccia in modo inseparabile con il corpo e la salute dell'uomo, non è un'entità astratta e distante ma un insieme complesso da ascoltare e da seguire.



Il chaga e' un fungo terapeutico conosciuto e utilizzato dai popoli siberiani da tempi remoti. Il termine (traslitterazione dal cirillico caga – in occidente piu' diffuso come chaga) deriva dalla lingua dei Komi-Permiacchi, una minoranza etnica che si era insediata in Siberia nella valle del fiume Kama, ad ovest degli Urali. In lingua Komi con il termine tšak venivano un tempo designati tutti o funghi legnosi e spugnosi che crescono sugli alberi. Oggi invece con il nome "chaga" si intende solo una specie di questi funghi, piu' precisamente l'
inonotus obliquus, famoso in tutta la Russia e ora anche al di la' dei suoi confini grazie alle sue proprieta' terapeutiche e nella fattispecie antitumorali.

Il chaga si riproduce tramite spore, che germinano infiltrandosi nelle zone danneggiate della corteccia di alberi vivi e formano col tempo un'escrescenza legnosa. Ama il clima freddo e nella maggiorparte dei casi cresce sul tronco delle betulle per questo viene comunemente chiamato
"fungo nero di betulla".

Proprietà terapeutiche del fungo Chaga

Le escrescenze di chaga vengono utilizzate a scopi medicinali. Di norma vengono raccolte durante tutto l'anno ma il momento migliore è l'autunno o la primavera. Vengono selezionate solo le escrescenze di chaga provenienti da alberi vivi di betulla, mentre non sono adatte all'uso quelle formatesi su alberi morenti o morti e su alberi che crescono in ambiente molto umido. Non vengono inoltre trattate le escrescenze vecchie, grandi, in evidente sgretolamento, nonche' quelle che crescono sulla parte inferiore del tronco o che presentino una colorazione nera sull'intero spessore.

Il fungo chaga ha numerose proprieta' terapeutiche

Migliora il metabolismo, nella fattispecie attiva il ricambio nel tessuto cerebrale e accelera l'attività dei sistemi enzimatici. Il Chaga contribuisce inoltre a regolare il funzionamento dell'apparato cardiovascolare e respiratorio, stimola l'ematopoiesi (favorisce l'incremento del livello dei leucociti), agisce come tonico, aumentando la resistenza alle malattie infettive, possiede proprietà anti-infiammatorie sia a uso topico che per assunzione orale, migliora l'attività citotossica dei farmaci anti-tumorali, rallenta la crescita di neoplasie, facendole regredire e frenando lo sviluppo di metastasi. L'assunzione di chaga durante il periodo di cura contribuisce a migliorare lo stato di salute dei pazienti e la loro risposta ai trattamenti antitumorali.

I preparati a base di chaga hanno proprieta' antispasmodiche, diuretiche, ricostituenti, anti-microbiche e gastroprotettive, contribuendo a normalizzare l'attività del tratto gastrointestinale e della microflora intestinale e favorendo la cicatrizzazione delle ulcere dello stomaco e del duodeno. Il chaga è inoltre utilizzato nel trattamento di malattie dermatologiche, odontostomatologiche e otorinolaringologiche .

Il chaga e' utilizzato nell'industria farmaceutica per la produzione del farmaco Befunginum (Befungin), un estratto del fungo arricchito da cloruro o solfato di cobalto. Il Befungin e' consigliato nel trattamento di tumori maligni di varia localizzazione, nella gastrite cronica e nella discinesia gastrointestinale.

A quale fine e' più spesso usato il chaga?

In Russia e in altre zone dell'Europa Centrale (Bielorussia, Polonia) il chaga è conosciuto da tempi immemorabili e largamente utilizzato nella medicina popolare per far fronte a disturbi di diverso genere, dalle patologie piu' comuni del tratto gastro-intestinale ai problemi dermatologici e alle malattie oncologiche. Questo fungo possiede infatti eccellenti proprietà anti-infiammatorie e contiene componenti attive che rafforzano in modo naturale il sistema immunitario, migliorano le funzioni dell'organismo e il metabolismo. Di cio' si erano spontaneamente avveduti gli abitanti delle zone periferiche della Russia, lontane da ospedali e farmacie e costretti ad affrontare malattie spesso in modo autonomo, sfruttando le risorse del territorio.

Le proprieta' immunostimolanti, immunomodulanti e adattogene furono scientificamente provate negli anni '50 del secolo scorso, quando in Unione Sovietica lo stato diede inizio a una ricerca sistematica e furono condotti numerosi esperimenti in vitro e in vivo oltre a studi clinici su pazienti oncologici al fine di investigare le caratteristiche del chaga. Il risultato fu l'inserimento del chaga nella farmacopea di stato dell'URSS.

Il primo preparato a base di chaga fu prodotto nel 1958 ed e' in vendita a tutt'oggi nelle farmacie della Russia. Si e' stabilito che l'assunzione di chaga favorisce la normalizzazione del funzionamento dei sistemi cardiovascolare e respiratorio, e' utile in disturbi del tratto gastro-intestinale, specie in stati precancerosi, e' un rimedio antidolorifico, consigliato anche nella terapia combinata in casi di patologie oncologiche di 3 e 4 stadio per alleviare I sintomi della malattia, esercita un'azione immunostimolante e immunomodulante, puo' essere usato per applicazione topica per la cicatrizzazione di ferite e lesioni cutanee. Viene spesso consigliato nel trattamento del lupus eritematoso, della psoriasi e applicato localmente per alleviare il dolore di lesioni cutanee causate da herpes zoster. Nonostante il chaga non abbia severe controindicazioni si consiglia comunque di consultare sempre il medico prima di introdurre il chaga nel regime alimentare di un paziente.

Preparati a base di fungo chaga sono assolutamente sconsigliati:

• in caso di assunzione di farmaci
anticoagulanti: ricerche di laboratorio hanno dimostrato che il chaga può scatenare effetti collaterali;
• in caso di assunzione di farmaci per
diabetici: ricerche di laboratorio hanno dimostrato che il consumo di chaga da parte di pazienti affetti da diabete abbassa i livelli di zucchero nel sangue, causando effetti collaterali.

Vanno inoltre sottolineate le seguenti controindicazioni,
dovute alle sostanze che si accumulano nel chaga nel corso della sua crescita:

1. L'assunzione di chaga e' categoricamente controindicata a bambini e donne incinte - due categorie di persone nel cui organismo avvengono rapidi processi di divisione cellulare e reazioni biochimiche. Il chaga è ricco di sostanze che bloccano l'attività vitale delle cellule, frenandone lo sviluppo.
2. Avendo il chaga un effetto lassativo, è assolutamente sconsigliato in casi di dissenteria e diarrea.
3. Gli acidi presenti nel fungo chaga sono incompatibili con il gruppo delle penicilline e con il glucosio, pertanto in caso di assunzione di antibiotici o di somministrazione di soluzioni di glucosio per via endovenosa e' rigorosamente vietato il consumo di preparati a base di chaga.

Dieta da seguire nel periodo di assunzione di preparati a base di chaga

Quando si affronta una cura con preparati di fungo chaga e' preferibile seguire una dieta a base di latticini e verdure: zuppe di verdure, frutta e verdura fresca, yogurt, latte, formaggio fresco, ricotta, cereali, pasta, piatti a base di uova, pane con crusca, gelatine e composte, succhi di frutta e smoothies di verdura, acqua minerale, tè nero non fortei, tisane di erbe.
Va invece moderato o del tutto escluso il consumo di piatti piccanti e speziati, conserve in scatola, carne, salumi e affumicati, brodi di carne, grassi, in particolare la margarina, piatti molto caldi o troppo freddi, tè forte e caffè, aglio e cipolla.

(fonte chagavero.it)

PIENO DI ENERGIA, ANTINFIAMMATORIO, ANTINVECCHIAMENTO E TANTO ALTRO

Il Chaga è ricco di steroli che stimolano i naturali steroidi del corpo inducendo un immediato senso di forza fisica che include un reale potenziamento muscolare.

Una potente azione antinfiammatoria e immunomodulante lo rende un rimedio perfetto sul lungo termine per integrare la nostra dieta con un principio antinvecchiamento di efficacia riconosciuta [4, 5].

E’ anche utilizzato per migliorare la pelle da eczema, acne e psoriasi. Esso è infatti naturalmente ricco di acido pantotenico, SOD e melanina che stimolano la ricostruzione e rigenerazione delle cellule della pelle e capelli.

Questo fungo medicinale si è dimostrato essere un potente anti-virale, anti-batterico e anti-fungino, contribuendo a portare il sistema immunitario di nuovo ad un stato di equilibrio. E’ ideale quindi contro la Candida, Herpes, Helicobacter, allergie, lieviti, ecc.

Inoltre è ottimo nei casi di:

• Perdita di memoria
• Stipsi
• Squilibri ormonali
• Perdita di capelli
• Disturbi del sonno
• Depressione
• Dolori articolari
• Convalescenza dopo malattie prolungate
• Malattie autoimmuni (Tiroidite, Morbo di Chron, Artrite Reumatoide, Fibromialgia, ecc)
• Influenza
• Preparazione atletica

Oltre 140 pubblicazioni scientifiche negli ultimi anni indicano che la composizione unica di questo fungo è estremamente efficace nel combattere virus e malattie funginee, stimolare il sistema nervoso centrale, rallentare la crescita tumorale e delle cellule cancerogene, abbassare la pressione venosa e arteriosa, ridurre i livelli di glucosio, disintossicare fegato, reni e milza, e provocare un ringiovanimento generale di tutte le cellule
(fonte:www.dionidream.com).


PER AUMENTARE LA BIODISPONIBILITA' NELL'ASSUNZIONE DEI FUNGHI SI SUGGERISCE DI ASSUMERE CONTEMPORANEAMENTE ASCORBATO DI POTASSIO (ASKORBATO-K)



Le dosi quotidiane dei funghi a scopo terapeutico, sono indicate nei testi menzionati sotto. Tuttavia, per l'uso alimentare e preventivo si possono seguire le indicazioni di etichetta di ogni prodotto scelto.


Di solito, per l'uso terapeutico i medici prescrivono un dosaggio doppio o triplo rispetto a quello a scopo preventivo.

Quest'ultimo si aggira su 1 o 2 grammi al dì. E' anche diverso considerare la polvere, il micelio, le spore, l'estratto, la cui scelta è in genere lasciata all'operatore esperto. Comunque, assumendo la polvere del fungo, a scopo alimentare non si sbaglia.

Trattandosi di alimenti,
come definito dal Ministero della Salute, non di farmaci, anche dosaggi alimentari di polvere di fungo, di 5 o più grammi al giorno, non danno problemi, salvo intolleranze alimentari particolari per quel o quei funghi selezionati, individuali, peraltro piuttosto rare e facilmente reversibili sospendendo la somministrazione.

Dosi fino a 15 grammi di polvere al giorno, dei funghi descritti, in soggetti adulti in normale stato di salute, non hanno evidenziato alcuna sindrome o problema da sovradosaggio (Stefania Cazzavillan). Questa osservazione vale comunque per qualunque alimento. Tutti i funghi risentono dell'
azione potenziante della vitamina C naturale, assunta con i cibi e/o con integratori, nello stesso giorno in cui si assume il fungo

(fonte: http://www.ambrosinaturalmedicine.eu)


"Contro quasi tutte le malattie è cresciuto un fungo."



Il trattamento delle malattie per mezzo di funghi - funghi medicinali o medicine funghi - è un metodo di guarigione olistica e completamente naturale. La sua origine si trova nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC).




Medicina Ufficiale, Medicina Naturale e Micoterapia
( fonte: www.dottorardigo.it)

I protocolli farmacologici chimici della Medicina Convenzionale, nelle patologie gravi, come Cardiopatie avanzate, Diabete avanzato e Tumori, sono certamente una grande risorsa e fortunatamente viviamo in epoca nella quale la ricerca farmacologica e la medicina ci permettono di usufruire di cure salvavita o di grande importanza.

Ma i funghi curativi, se li vuoi conoscere sono altrettanto importanti.

Conoscendo una gran parte di queste ricerche posso dire, che in qualunque malattia dalla più grave alla più lieve i funghi comunque sempre migliorano
tre aspetti :

Riducono sempre e in modo molto significativo i sintomi in queste e altre malattie: ipertensione arteriosa, malattie cardiache, tumori, sclerosi multipla, tiroidite, malattie autoimmuni, diabete, gastriti, osteporosi, menopausa, epatite C, HIV, malattie renali ansia e stress, colesterolo, allergie e molte altre.


Sono compatibili con qualsiasi farmaco* perchè nel corpo si comportano come gli alimenti, cioè hanno gli stessi effetti collaterali della carota o della mela, cioè nessuno.
*(unica eccezione incompatibilità tra auricularia e antiaggreganti perchè sono entrambi efficaci ed è quindi va scelto o uno o l’altro)

Riducono gli effetti collaterali dei farmaci chimici, perchè depurano tutte le cellule del corpo, che eliminate le impurità accumulate negli anni ritrovano la salute e l’energia degli anni migliori.

Eliminano dalle cellule del corpo dalle tossine di ogni tipo biologiche dovute a virus batteri ecc e dalle sostanze chimiche di origine alimentare o da sigarette alcool grassi animali. Ma non solo anche dai radicali liberi che produciamo a milioni in ogni processo vitale, dai quali tutti dovremmo difenderci, perchè quella è la biochimica di base della malattie. (Dott. Ardigò, medico, omeopata, agopuntore, psicoterapeuta, specialista in psichiatria, ex-responsabile di Centro Psico-Sociale (CPS) e dal 2000 libero professionista, in http://www.dottorardigo.it)




Le donne spesso dopo la menopausa, ma anche in età più giovane, sempre più frequentemente, cominciano ad ammalarsi di tiroidite, soprattuto di Tiroidite di Hashimoto (fonte: Dr. Walter Ardigò)

Non tutti sanno che i funghi curativi, Reishi, Agaricus e Shiitake possono riequilibrare la funzione tiroidea.

Esami alla mano, molte persone hanno toccato con mano che assumendo le loro compresse di Reishi Agaricus e Shiitake hanno visto avvicinarsi e tornare alla norma i valori alterati. Sia quelli degli ormoni tiroidei (T3,T4 eTSH), sia quelli degli anticorpi autoimmuni anti-tireoperossidasi (Ab anti-TPO) e anti-tireoglobulina (Ab anti-Tg).
Questi funghi che sono ricchissimi di preziosi rimedi naturali e di salute, sottoforma di compresse, sono una comoda abitudine da assumere sedendoci a tavola.

Si potrebbe dire un fungo al giorno toglie le malattie di torno.
Questa piccola abitudine può davvero aiutarti a recuperare la salute della tiroide.
Le compresse di Reishi, Agaricus e Shiitake non sono solo alleati della tiroide, ma anche dela salute di tutto il corpo, a cui contribuiscono notevolemente.

Infatti rafforzano il Sistema immunitario contro tutti i patogeni, febbre allergie o altro, depurano il fegato da tossine chimiche o biologiche, rendono bella la pelle, danno più energia e benessere.

Come fanno ad aiutare la tiroide ?
La causa delle disfunzione della tiroide, viene dal sistema immunitario, che si è ammalato. E dietro alla disfunzione del sistema immunitario, c’è quasi sempre un problema intestinale, come ad esempio stitichezza colite mancanza di fermenti lattici. Shiitake “mette a posto” l’intestino, Agaricus e Reishi ”mettono a posto” il Sistema immunitario che non attacca più la tiroide. La tiroide viene aiutata nella ripresa da Agaricus e Reishi, ma si riprende anche perché non è più colpita dagli auto-anticorpi che non vengono più prodotti. Finalmente lasciata in pace ricomincia a funzionare.

I farmaci si possono benissimo associare i funghi curativi

Se prendi i farmaci puoi benissimo associare i funghi curativi, perché l’azione di Agaricus, Reishi e Shiitake non interferisce minimamente con i farmaci. Spesso gradualmente il medico assiste ad un dolce e progressivo miglioramento, che può favorire la diminuzione dei farmaci chimici in piena sicurezza. Ho visto diverse volte che questi passaggi nell’arco di tre o sei mesi portano verso la diminuzione dei farmaci chimici convenzionali, e possono portare anche la sospensione, naturalmente in relazione alle condizioni della tiroide e della salute generale.
Tutti questi passaggi sono possibili, ma vanno fatti con serietà e tranquillità, d’intesa all’interno del rapporto medico-paziente. Oggi alcuni medici si interessano a questo nuovo approccio con i funghi curativi.

Dr. Walter Ardigò

medico, omeopata, agopuntore, psicoterapeuta, specialista in psichiatria, ex-responsabile di Centro Psico-Sociale (CPS) e dal 2000 libero professionista.


Tiroidite di Hashimoto: Agaricus, Reishi e Shiitake riducono l’Eutirox (f onte: Dr. Walter Ardigò)

Non tutti, ma molto spesso, quando sono affetti da questa malattia, cominciano a assumere Eutirox. L’Eutirox è una terapia a vita sostitutiva perché, somministrando l’ormone tiroideo, la tiroide non lo produce più.

Agaricus, Reishi e Shiitake riportano la tiroide in salute riducendo l’Eutirox

Agaricus, Reishi e Shiitake possono riportare la tiroide in salute riducendo gradualmente l’Eutirox, bloccando la produzione di anticorpi antitiroidei e ripristnando le funzioni della tiroide, che riprende a produrre gli ormoni T3 e T4 autonomamente.
In un anno ho visto in diversi casi che la tiroide torna alla piena salute. Questo processo passa attraverso quattro fasi, che ho così schematizzato.

Naturalmente, tutti questi passaggi che io conosco e che ho verificato in diversi casi clinici, sono stati attuati in la collaborazione con il medico che ha prescritto Eutirox.

Prima fase
I funghi Agaricus, Reishi e Shiitake, gradualmente, stimolano la ripresa della produzione di ormone tiroideo.
L’altro aspetto della tiroidite autoimmune, è la presenza di auto anticorpi che attaccano la tiroide, la infiammano e la indeboliscono.
Le persone che prendono i funghi curativi, sono molto soddisfatte nei primi mesi perché vedono che questi auto anticorpi si riducono in modo costante e massiccio.

Seconda fase
Ma verso il terzo-quarto mese, nel rifare gli esami vanno in crisi perché, accanto a questo sensibile miglioramento, scoprono che il TSH, l’ormone tiroideo che stimola la tiroide, si alza e va oltre i valori normali.
Questo aumento del TSH, che viene interpretato come un peggioramento della tiroide, in realtà è esattamente il contrario: rappresenta il segno della ripresa della ghiandola, che era diventata inattiva per la somministrazione di Eutirox.
Quindi, il TSH era nei valori normali ma solo perché la tiroide è messa in stato di inattività dall’ormone già bello e pronto fornito per bocca da Eutirox.
I funghi, al contrario, risvegliano una tiroide ormai quasi spenta e pertanto, per risvegliarla, devono dare per forza una scossa e questa è una fase in cui l’ipofisi, alza il TSH che va oltre i valori normali.

Terza fase
Le persone che non si scoraggiano e colgono la dinamica benefica di questa evoluzione continuando ad assumere i funghi, vedono che il TSH, dopo due-tre mesi circa, torna nella norma perché la tiroide sta riprendendo le sue funzioni normali e non ha più bisogno di un super stimolo dell’ipofisi.

Quarta fase
Qui, con gli ormoni T3 e T4 alla mano, si può ridurre gradualmente l’Eutirox perché la funzione tiroidea sta ritornando lentamente ma realmente alla sua funzione normale.
D’altro canto, monitorando anche gli anticorpi, si vedrà che se sono completamente o molto vicini alla norma, la tiroide non è più sotto aggressione e quindi si può gradualmente scalare l’Eutirox, riducendolo di 25 mcg ogni tre settimane, arrivando così, nell’arco di circa tre mesi alla completa sospensione.

Si consiglia di monitorare i T3 e i T4 soprattutto nelle ultime due fasi di passaggio da 50 a 25 e da 25 a 0.

In un anno, è possibile attraversare queste fasi e probabilmente, ridare alla tiroide una piena salute.
Naturalmente, tutti questi passaggi che io conosco e che ho verificato in diversi casi clinici, sono stati attuati in la collaborazione con il medico che ha prescritto Eutirox.

Conclusioni e invito a contributi
Li propongo alla comunità scientifica per il momento attraverso questo scritto, ma è in corso di preparazione, un articolo da presentare alle riviste scientifiche che vorranno pubblicarlo.
Sono consapevole della grande rilevanza scientifica e della portata enormemente innovativa di questi dati che possono rivoluzionare le scelte terapeutiche di questa dilagante patologia.
Sono fiducioso che i colleghi medici possano valutare e collaborare su questo promettente filone di cura.
È gradito il commento e la valutazione di specialisti esperti e professionisti che vogliono pronunciarsi.


Cordialmente
dr Walter Ardigò

Per maggiori informazioni su TIROIDE vai alla pagina specifica





APPROFONDIMENTI TRATTI DAL SITO UFFICIALE IMI - International Mycotherapy Institute

APPROFONDIMENTO 1: "I funghi nella storia e nella leggenda"

APPROFONDIMENTO 2: "Introduzione alla MICOTERAPIA"

APPROFONDIMENTO 3: "Agaricus Muscarius e tradizione Natalizia"

APPROFONDIMENTO 4: "Oncologia ed azione dei funghi"

APPROFONDIMENTO 5: "I funghi per la salute"

APPROFONDIMENTO 6: "Terapia tumorale globale con funghi terapeutici"

APPROFONDIMENTO 7:
"SINDROME METABOLICA E TRATTAMENTO NUTRACEUTICO"

APPROFONDIMENTO 8: "MICOTERAPIA: FUNGO INTERO O ESTRATTO?"

APPROFONDIMENTO 9: "FUNGHI - DOSSIER" dal sito http://www.ambrosinaturalmedicine.eu

APPROFONDIMENTO 10: Spuntano come funghi nuove terapie naturali dall'archivio storico del Corriere della Sera

APPROFONDIMENTO 11: Funghi intelligenti

APPROFONDIMENTO 12: Strategie di depurazine e Micoterapia

APPROFONDIMENTO 13: I Beta-glucani

APPROFONDIMENTO 14: Università di Pavia: Cordyceps e Ganoderma Lucidum -effetti su un gruppo di sportivi-

APPROFONDIMENTO 15: I funghi medicamentosi: la grande speranza (fonte: www.nutresana.it)

APPROFONDIMENTO 16: Prof. Massimo Fioranelli - La micoterapia - (fonte: www.coronarie.it)

APPROFONDIMENTO 17: Convegno di Oncologia e Medicina Integrata

APPROFONDIMENTO 18: I funghi medicinali a sostegno delle patologie neurodegenerative

APPROFONDIMENTO 19: Studio Cordyceps e Ganoderma Lucidum nello sport (Università di Pavia)

APPROFONDIMENTO 20: Funghi Medicinali e Malattia di Parkinson

APPROFONDIMENTO 21: Beneficio dei Funghi attraverso il Microbiota

APPROFONDIMENTO 22: Disbiosi e Candidosi

APPROFONDIMENTO 23:
Reishi: Insonnia e Disturbi del sonno

APPROFONDIMENTO 24:
Shiitake e Chemioterapia

APPROFONDIMENTO 25:
Oncologia Integrata: il ruolo dei funghi medicinali

APPROFONDIMENTO 26:
Hericium in caso di Tensione Nervosa e Irritabilità

APPROFONDIMENTO 27:
Celiachia e Malassorbimento

APPROFONDIMENTO 28:
Convegno di Oncologia e Medicina Integrata

APPROFONDIMENTO 29:
Tubercolosi: il ritorno di un vecchio nemico

APPROFONDIMENTO 30:
Helicobacter pylori e Funghi Medicinali

APPROFONDIMENTO 31: Glucosio e Cellule Tumorali

APPROFONDIMENTO 32: L'Infiammazione

APPROFONDIMENTO 33: I ROS per combattere il cancro?

APPROFONDIMENTO 34: Hericium erinaceus nelle patologie croniche dell'intestino

APPROFONDIMENTO 35: CORONAVIRUS: l'immunità è il farmaco più importante

APPROFONDIMENTO 36: effetti antivirali e antibatterici dei funghi medicinali

APPROFONDIMENTO 37: Coriolus Versicolor - attività delle glicoproteine PSP e PSK estratte dal fungo

APPROFONDIMENTO 38: Studi recenti sull'efficacia dei funghi nella malattia di Lyme



TESTI IMPORTANTI DI RIFERIMENTO:

Stefania Cazzavillan,
Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza,
Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2011

Questo grande libro tratta in modo sistematico ed esteso il mondo dei funghi e del loro ruolo in terapia.
Gli approfonditi studi che vengono condotti in tutto il mondo, in particolare Giappone,Germania, Usa, Cina e non ultimo dalla stessa autrice, hanno evidenziato il fondamentale ruolo che i funghi medicinali hanno per la medicina e questa branca della fitoterapia ha ormai una suo ben definito ambito di applicazioni che vanno dalla modulazione del sistema immunitario all'azione prebiotica e antiossidante, dalla protezione dell'apparato cardiovascolare al controllo del diabete e all'attività antitumorale.
Numerose ricerche moderne, tutte puntualmente riportate in bibliografia (700 referenze), hanno convalidato molte delle antiche osservazioni, risalenti addirittura alla preistoria.
Oggi, mediante questo trattato ricco di centinaia di immagini a colori e di precise tabelle e diagrammi, l'autrice ha consegnato ai medici, ai terapeuti e ai loro pazienti una nuova arma per la lotta contro le patologie, soprattutto croniche e degenerative, che affliggono la società moderna.


Stefania Cazzavillan è nata il 27 Gennaio 1966 a Vicenza, si è laureata in Scienze biologiche ad indirizzo citologico-biomolecolare presso l'Università degli Studi di Padova nel 1987 e specializzata in Genetica cum laude presso l'Università di Bologna nel 1998. Ha conseguito nel 2006 il Diploma di Naturopatia Tradizionale cum laude presso la Libera Università Italiana di Naturopatia Applicata (IRL).

È iscritta all'Ordine Nazionale dei Biologi dal 1989, dal 2004 è membro del GSMI (Gruppo di Studio di Medicine Integrate) e dal 2006 è parte integrante dell'International Mycoptherapy Institute (IMI) di cui è presidente dal 2008. Per 23 anni è stata ricercatrice in biologia molecolare presso una struttura istituzionale con numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.

La sua passione per la ricerca le ha permesso di approfondire la tematica dei funghi per la salute umana facendola diventare uno dei nomi di riferimento a livello nazionale.

Tiene regolarmente corsi, convegni e conferenze sui meccanismi di azione, la natura e le applicazioni dei funghi medicinali in Italia e in Spagna.


Ivo Bianchi,
Micoterapia: I funghi medicinali nella pratica clinica,
Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008

I funghi hanno un ruolo essenziale nell’equilibrio del mondo in cui viviamo. Essi sono coinvolti nella degradazione e nel riciclaggio della materia vivente e sono essenziali per rendere nuovamente biodisponibili i prodotti del catabolismo di piante e animali. In questo chiaro ed esaustivo trattato, l’Autore ripercorre il millenario rapporto dell’uomo con i funghi, dagli usi rituali alle applicazioni terapeutiche, sia dei funghi velenosi – utilizzati in medicina omeopatica – che, e soprattutto, dei funghi eduli e terapeutici, da sempre usati in Medicina Tradizionale Cinese. Queste ultime applicazioni hanno trovato conferma nella ricerca scientifica moderna, ampiamente documentata.

Il lettore, terapeuta o appassionato, scoprirà il vasto ventaglio di indicazioni dei funghi medicinali: dalle malattie tumorali al diabete, allergie, ipercolesterolemia, malattie autoimmuni, sovrappeso e obesità, patologie gastrointestinali, reumatismi, artriti, artrosi, dermatiti, tinnito, depressione, emicranie, patologie epatiche e renali.

Il Dr. Ivo Bianchi si è laureato nel 1973 all'Università di Padova. Specialista in medicina interna, ha lavorato come assistente universitario presso la clinica Medica dell'Università di Verona diretta dal professor Scuro, dove ha effettuato ricerche in ambito endocrinologico occupandosi in particolare di Metabolismo del Calcio, patologie ossee e metaboliche. Durante questi anni ha svolto vari stage presso diversi centri di ricerca stranieri.

Ispirandosi ad analoghe esperienze tedesche, ha fondato nel 1983 la Società Italiana di Omotossicologia (ora denominata Associazione Medica Italiana di Omotossicologia) di cui è tuttora il presidente, animato dal desiderio di creare un ponte tra le conoscenze delle medicine tradizionali e le moderne acquisizioni scientifiche della medicina attuale. Nell'arco di questi 25 anni si è dedicato alla diffusione dell'omotossicologia in vari Paesi del mondo.

In Messico in particolare ha dato vita ad un importante gruppo di studio clinico che ha ricevuto l'approvazione dell'Università di Morellos e Guadalajara di cui è docente conferenzista.
Dopo aver verificato, anche nella sua pratica clinica la validità della terapia con i funghi medicamentosi, ha fondato nell'autunno del 2006 la Società Internazionale di Micoterapia, alla quale hanno aderito studiosi del mondo dei funghi e micoterapeuti da vari Paesi del mondo, nell'ambito della quale ha già organizzato due congressi internazionali. Ha inoltre fondato e dirige la Rivista Internazionale di Micoterapia.

Biografia Dr. Ivo Bianchi




Bianchi Ivo Bianchi Valentina
Guarire con i 12 funghi medicinali
Mos Maiorum Editions
Prezzo: € 20,00


Le qualità terapeutiche dei funghi sono sempre più evidenti e supportate da studi e ricerche cliniche. Saprofiti e parassiti di piante e alberi, questi meravigliosi, atipici organismi viventi trasformano la morte in vita: assorbono minerali, vitamine, elementi vitali dai loro ospiti, attraverso una fitta rete sotterranea per poi comparire, nascostamente, mimetizzati tra i colori del bosco, con i loro corpi fruttiferi ad ombrello, a campana o dai bordi ondulati, quasi danzanti.Per questo difficile compito di decomposizione di materiali duri e morenti, i funghi sviluppano sostanze potenti che oggi la medicina naturale utilizza in patologie, spesso anche gravi, attraverso estratti e polveri.

Gli ambiti d’azione sono prevalentemente le affezioni metaboliche ed immunitarie ivi comprese le allergie, le patologie autoimmuni, le malattie degenerative.
Abbiamo scelto i 12 funghi più studiati e sperimentati, la cui azione terapeutica è ampiamente provata.



Valentina Bianchi,
I funghi medicinali - Per vivere a lungo in perfetta salute
L'Età dell'Acquario Edizioni, Torino, 2009.

Utilizzati da millenni nella medicina orientale, in particolare in quella tradizionale cinese, i funghi hanno visto riconosciute le loro proprietà anche da recenti studi scientifici. Non solo presentano un eccezionale valore nutritivo, legato alla presenza di amminoacidi essenziali, vitamine e minerali nel substrato di crescita, ma hanno molti benefici effetti sulla salute del nostro organismo: rinforzano il sistema immunitario, regolano la glicemia e il colesterolo, inibiscono lo sviluppo dei tumori e curano i disturbi cardiocircolatori e neurologici. Alcuni comuni funghi mangerecci possono inoltre essere di aiuto nella prevenzione e nella cura di patologie metaboliche (come il diabete) e immunitarie (come l’allergia).

Nelle pagine di questo libro il lettore troverà esposte in maniera chiara e approfondita caratteristiche e qualità dei principali funghi medicinali e anche utili consigli per la loro raccolta e conservazione.



Valentina Bianchi, naturopata, diplomata presso l’Istituto Rudy Lanza, lavora utilizzando terapie naturali, in particolare nel campo dietologico e dei complementi alimentari.
Valentina Bianchi collabora attivamente, da oltre quindici anni, in un ambulatorio medico che si occupa esclusivamente di Medicina Naturale, nell’assistenza ai pazienti e nella stesura di testi scientifici.

Naturopata diplomata presso l’Istituto Rudy Lanza, lavora utilizzando terapie alternative, in particolare nell’ambito dell’alimentazione, della floriterapia e degli integratori fitoterapici.

E’ autrice del testo sulla micoterapia “I funghi medicinali” (edizioni Età dell’Acquario, 2009) e coautrice con il dott. Ivo Bianchi del repertorio “Repertory of Homeopathy and Homotoxicology” (2012) e del testo “Manuale di terapia vegetale” (2012).

(Fonte: guarirecambiando.com)




Georges M.Halpern, I Funghi che guariscono
Edizione: IL PUNTO D'INCONTRO - Agosto 2013
Prezzo: € 12,00


I funghi sono una delle più sorprendenti medicine che la natura ci offre. Per millenni le loro proprietà terapeutiche sono state sfruttate per contrastare molte malattie. Grazie ai risultati positivi di numerose ricerche scientifiche, oggi l’elenco delle patologie per cui possono essere utilizzati con comprovata efficacia si allunga sempre di più. Contribuiscono a tener sotto controllo i sintomi dell’Alzheimer, a innalzare le difese del sistema immunitario e a disintossicare il fegato; hanno proprietà anticolesterolo, antitumorali, antinfiammatorie, antibatteriche e molte altre.

Uno dei più noti e qualificati ricercatori sulle proprietà curative dei funghi ce ne propone otto
(Maitake, Reishi, Shiitake, Cordyceps sinensis, Agaricus blazei, Phellinus linteus, Trametes versicolor e Hericium erinaceus) e ne descrive con chiarezza proprietà e impiego, con una serie di gustose ricette per l’utilizzo in cucina.


Monica Di Lupo (studiomedicodilupo@gmail.com)
Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport, Omeopatia, Medicina Integrata, Micoterapia, Eco

Esercito la professione medica come libero professionista e mi aggiorno appassionatamente, seguendo un approccio integrato e olistico della medicina, dal 2001. Mi occupo di terapia e ricerca in Oncologia Integrata e Nutrizione oncologica. Sono membro ARTOI (Associazione di Ricerca e Terapia in Oncologia Integrata). Scrivo per riviste specializzate in Medicina Complementare Integrata, sono conferenziere e relatore a Congressi e Seminari riguardanti le micro-immuno-terapie delle malattie infiammatorie croniche e stress correlate, i funghi medicinali e la nutrizione oncologica di supporto durante le terapie convenzionali (chirurgia, chemio e radioterapia).

AGARICUS BLAZEI MURRIL
Prevenzione e Terapia immunitaria complessa

Agaricus Blazei Murril (ABM), paradigma biotipologico della MICOTERAPIA Oncologica


Per la medicina occidentale sono una scoperta recente: il loro utilizzo va dalle malattie del metabolismo fino al sistema immunitario e anche ai tumori. Ecco come funzionano e perché.
E’ da un po’ di tempo che la micoterapia, l’uso dei funghi a scopo terapeutico, è uscita dai sotterranei della medicina occidentale. E’ rimasta lì relegata per secoli, quasi fosse un tipo di conoscenza riservato a stregoni e fattucchiere, o da tradizione popolare nel migliore dei casi. E questo, nonostante dall’altra parte del mondo, in Oriente, e particolarmente in Cina e Giappone, i funghi venissero usati (e a buon diritto come vedremo) nelle medicine tradizionali da almeno quattromila anni.
(efferveScienza.com)

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Tesi di Diploma in Medicina Cinese e Agopuntura
IL TRATTAMENTO DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA IN MEDICINA CINESE CLASSICA






Nella scelta di prodotti micoterapici oppure funghi per un alimentazione sicura è necessario porre al venditore domande in merito ai punti qui di seguito:

• I funghi sono certificati di produzione biologica?
• Dove si trova la coltivazione?
• Dov’è lavorato il prodotto?
• Ci sono informazioni sui metodi di essiccazione?
• Ci sono informazioni sulla lavorazione?


L’azienda Freeland srl distribuisce prodotti contenenti funghi medicinali privi di sostanze chimiche, ad esempio, acidi e shock chimici e termici che velocizzano la crescita e degradano le proprietà nutrizionali.

Le sostanze chimiche danno impulso al micelio sotterraneo del fungo per far crescere la cappella, cioè il corpo fruttifero carnoso contenente le spore necessarie alla riproduzione. L’impulso generato chimicamente inquina il fungo con sostanze tossiche di difficile eliminazione, oltre a stressare il fungo provocando il rilascio e l’accumulo di micotossine. Lo stress sopportato dal fungo forzato alla crescita improvvisa è analogo all’uso di ormoni per la crescita della massa muscolare di animali d’allevamento con gravi conseguenze per l’alimentazione e la salute della massa della popolazione.

La Freeland srl è impegnata ad offrire funghi di qualità idonea all’integrazione alimentare, i quali sono coltivati secondo il metodo delle tradizioni orientali millenarie come quelle cinese, giapponese e tibetana. I prodotti contenenti funghi biologici garantiscono la massima qualità di Superfood per la varietà e la densità dei loro contenuti nutrizionali e fitochimici.

I funghi medicinali sono certificati biologici secondo normative europee rigorose che garantiscono la provenienza locale e la qualità. Le coltivazioni biologiche devono essere prive di sementi e organismi geneticamente modificati. A questo fine tutte le colture sono situate in ambienti selezionati per l’equilibrio dell’ecosistema. Il controllo d’insetti e parassiti avviene senza l’impiego di pesticidi o altre sostanze chimiche e il suolo è concimato utilizzando letame, verdure di scarto, potature, oppure con il compost, un misto di sostanze completamente naturali e biodegradabili.

I funghi medicinali devono essere essiccati in ambienti strettamente controllati, privi d’umidità per evitare la formazione di aflatossine, muffe cancerogene, e altri germi che possano provocare epidemie ed infezioni, senza la necessità di ricorrere a procedure di filtrazione superflue e snaturanti delle proprietà naturali.

I prodotti delle linee Synergistics ed Extracts sono costituiti da capsule di funghi medicinali provenienti da coltivazioni biologiche spagnole: i funghi crescono su legni nobili di castagno e quercia centenaria, faggi, noci, platani e altre latifoglie, sotto un bosco di castagni sulla costa Atlantica della Galizia. Questi prodotti sono sottoposti ad essiccazione controllata e successivamente selezionali, concentrati ed estratti a temperature basse o moderate e filtrati con veicoli d’estrazione altamente purificati che mantengono le proprietà biologiche e fitochimiche dei funghi.

I prodotti della linea Fructi-in-Toto contengono funghi medicinali provenienti da coltivazioni tedesche biologiche. I funghi in toto vengono essiccati in ambienti privi di germi e d’umidità e successivamente selezionati, tritati a freddo per preservare tutti gli enzimi, senza essere filtrati oppure concentrati, bensì semplicemente polverizzati ed incapsulati. Questi prodotti preservano l’equilibrio fitochimico del fungo originario e si adoperano all'applicazione terapeutica secondo le metodologie tradizionali.



Certificazioni prodotti proposti





FREELAND SRL è la prima societá in Italia a promuovere la Micoterapia attraverso l´informazione a medici ed esperti nel settore del naturale. Ha appoggiato la nascita e sostiene i progetti dell´INTERNATIONAL MYCOTHERAPY INSTITUTE, associazione no profit fondata con l´obiettivo di studiare, raccogliere dati e migliorare l´utilizzo dei funghi come supporto biologico alle terapie convenzionali e non.

FREELAND SRL è specializzata nell´importazione di funghi interi, micelio e spore e si affida a partner professionali europei certificati ISO 9001:2000 che effettuano produzione rigorosamente biologica e seguono standard GMP. Freeland è la prima azienda in Italia che importa funghi terapici, di provenienza esclusivamente europea, a produzione biologica controllata.
FREELAND si affida a partner professionali europei certificati ISO 9001:2000 che effettuano produzione rigorosamente biologica e seguono standard GMP. I funghi FREELAND, sia micelio che frutto intero, sono coltivati biologicamente e i criteri di lavorazione seguono gli standard GMP europei. Le preparazioni di fungo intero sono costituite da 100 % di corpo fruttifero essiccato e incapsulato secondo procedure standard altamente controllate, quelle di micelio contengono 100% micelio e primordia e sono lavorate secondo un processo che assicura una polvere di biomassa uniforme e con un elevatissimo grado di purezza negli standard 0.F.A. (Organic Food Act).




AZIENDE COLLEGATE



HIFAS da Terra
è un'azienda biotecnologica Spin-off fondata nell´anno 1999 situata nel nord della Spagna, circondata da 5 ha di foresta, che produce prodotti Biologici certificati, avanguardista in ambito europeo, specializzata nella produzione di funghi immunonutrizionali della MTC (Medicina tradizionale cinese), gourmet e prodotti connessi alla micologia. Nei laboratori sono riprodotti e mantenuti i migliori ceppi produttori di funghi selezionati nel loro paese d´origine. Oltre ad essere un pioniere nel laboratorio di sviluppo di integratori alimentari da puri estratti di funghi, è uno dei vivai di piante micorrizate e ibridi di castagno.

I funghi sono uno dei maggiori tesori della natura
, studiati in diversi saggi clinici per le loro eccellenti proprieta´ date dal loro alto contenuto di amminoacidi essenziali, proteine, minerali, oltre a polisaccaridi idrosolubili tra i quali si distinguono i ß-glucani, che sono in grado di rinforzare il sistema immunitario per combattere un´ampia gamma di malattie.


MICOSALUD nasce con l´obiettivo di potenziare l´Immunonutrizione con i funghi della MTC nel settore medico come coadiuvante delle terapie convenzionali. Basandoci sui principi attivi di ognuna delle varietà che coltiviamo, abbiamo creato una serie di estratti attenendoci alle concentrazioni ed alle dosi giornaliere consigliate dai lavori Internazionali più importanti, affinché abbiano il massimo effetto sull´organismo e sulla memoria cellulare. Tutti i funghi agiscono con una base comune a livello molecolare tramite i ß-glucani, che sono modulatori dell´equilibrio cellulare, il che spiega perché molti funghi presentano applicazioni comuni.


Allo stesso tempo sono presenti componenti specifici che dirigono l´attivita´ di ogni fungo verso una patologia concreta. Grazie alla base comune tra loro si può creare un´attivita´ sinergica che ci consente di operare sommando le qualita´ delle distinte specie rafforzandole. Es.: Nel caso di una prescrizione di 3 capsule/die di un singolo fungo si possono, invece, mescolare in una 1 capsula 3 o più specie distinte di funghi per agire, così, su diversi segnali clinici e sintomi manifesti. Nel caso di patologie concrete consigliamo, comunque, la prescrizione del mono-specifico, per il fatto che lavoriamo con
concentrazioni atte ad ottenere risultati elevati.







Certificazioni



Mykos la farmacia in natura


Intervista di Medicina Naturale a Mauro Sagripanti,
Direttore Commerciale Freeland

Freeland è stata la prima società in Italia a promuovere la micoterapia, cura basata sull’utilizzo di funghi della medicina tradizionale cinese, attraverso una pionieristica e capillare campagna di informazione rivolta ai medici e agli esperti del settore del naturale.

La veronese Freeland, con sede a Bussolengo, è stata fondata nel 2001 dall’attuale amministratore delegato, Mauro Sagripanti, con il suo contributo cerchiamo di conoscere meglio un’offerta terapeutica fortemente innovativa che solo da dieci anni si è affacciata al mercato italiano.

Ci spiega quali sono i principi alla base della micoterapia, dottor Sagripanti?

Coniata dal famoso micologo tedesco Jan Lelley, la parola micoterapia viene usata per indicare la cura con l'utilizzo di funghi o sostanze derivanti, il cui impiego a scopo terapeutico è una pratica millenaria della medicina tradizionale cinese che si avvale dell’utilizzo di oltre 170 tipi di ceppi diversi di miceti.

In Europa, invece, vengono coltivati e impiegati i dieci ceppi più importanti e maggiormente studiati (vedi box). I funghi svolgono due funzioni importanti: in primis, sono un eccezionale supporto immunitario e permettono al fisico di raggiungere, e mantenere, un equilibrio ottimale e si dimostrano, pertanto, un valido strumento per prevenire efficacemente qualsiasi tipo di patologia. In secondo luogo esercitano una profonda azione detossificante grazie alla quantità di enzimi e di minerali - il germanio, per esempio, quasi introvabile in natura - che contengono.

Alcuni studi hanno messo in evidenza che per raggiungere le proprietà equivalenti di un fungo tradizionale sarebbero necessari circa 25 integratori differenti.

Per quali patologie è indicata?
Un principio da evidenziare è che la micoterapia non vuole contrapporsi alla medicina tradizionale ma può essere un valido contributo affiancandola.
I dieci ceppi di funghi da noi utilizzati coprono circa una trentina di affezioni, tra cui tutte le malattie cronico degenerative autoimmuni, quali sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer
diversi lavori scientifici, inoltre, mettono in evidenza l’impiego dei funghi curativi come supporto oncologico durante i periodi di trattamento di chemio e radio terapia.
La loro assunzione è un’efficace forma di prevenzione: presi ciclicamente un paio di volte l’anno rafforzano infatti il sistema immunitario… ciò non vuol dire che chi li prende non si ammalerà più, ma che avrà dei tempi di recupero molto più brevi rispetto agli altri.

Entriamo adesso nel mondo Freeland…
La nostra società è stata una pioniera nel campo dell’immunonutrizione con i fughi, la prima realtà in Italia che ha avvicinato la classe medica con questa proposta.
I funghi terapici presentano una spiccata attività chelante (catturano metalli pesanti e radiazioni) ed è quindi importante che la loro coltivazione sia effettuata in un ambiente protetto da contaminazioni chimiche. La produzione europea vanta un grado di sicurezza elevato garantendo il consumo di un prodotto biologico certificato.
Il valore aggiunto indiscusso dei nostri prodotti - sono circa 50 quelli in vendita - è proprio la provenienza delle materie prime: Freeland, infatti, ha avviato una partnership con due dei maggiori coltivatori di funghi terapici europei che coltivano e producono biologicamente questi principi attivi da più di trent’anni.
Le nostre due linee sono prodotte, rispettivamente, la prima in Germania, a nord di Francoforte, e la seconda in Spagna a Santiago de Compostela.
La produzione tedesca riguarda i frutti “in toto”, quindi non prodotti concentrati ma come la natura li ha creati. Il fungo viene coltivato in serre chiuse dove è ricreato il microclima originale
i miceti vengono quindi raccolti ed essiccati in tempi brevissimi per non vanificare la forza dei principi attivi: successivamente vengono tritati grossolanamente, non polverizzati, e infine incapsulati.

I nostri partner spagnoli di Hifas da Terra (www.hifasdaterra.com) con il brand Micosalud, invece, sono specializzati nell’estrazione dei polisaccaridi standardizzati (betaglucani, triperteni…).
Entrambi i prodotti si presentano sotto forma di capsule da deglutire, anche se abbiamo degli sciroppi indicati per i bambini… in Oriente, per esempio, sin dall'infanzia vengono usati dentifrici contenenti funghi come prevenzione dalla carie…
A queste due proposte Freeland affianca la linea potenziati: si tratta di prodotti a base di frutti in toto arricchiti di polisaccaridi.

Recentemente, con un siero specifico per i trattamenti di medicina estetica e di chirurgia plastica, ci siamo indirizzati anche verso il settore della bellezza che offre innumerevoli opportunità: in Austria e in Germania i funghi vengono usati persino nei centri benessere come terapia di mantenimento della forma raggiunta.

Nella gestione di Freeland sono affiancato da diversi collaboratori che si occupano della parte amministrativa e delle spedizioni, mentre sotto il punto di vista commerciale uno staff di circa 15 informatori pluri e mono mandatari è presente nelle varie regioni e ha come compito quello di informare la classe medica sul valore della micoterapia.
A livello distributivo abbiamo fatto la scelta di presidiare il canale farmacie che raggiungiamo in tutta la penisola attraverso vari distributori delocalizzati. Inoltre, siamo presenti anche in una ventina di erboristerie selezionate i cui titolari sono particolarmente attenti alle proprietà della micoterapia.

Freeland non si limita a offrire un prodotto… Tutte le nostre energie sono finalizzate alla promozione della cultura e della formazione dell’operatore… Abbiamo la certezza di offrire dei prodotti che non sono miracolosi, ma, se usati correttamente, sono straordinari. I risultati commerciali raggiunti sino ad oggi, e che hanno segnato trend positivi anche in questo periodo di recessione economica, non sono stati spinti da battaglie promozionali, ma bensì dalla forza del risultato.

Alla nostra attività commerciale affianchiamo diversi momenti formativi: organizziamo seminari e corsi, ci occupiamo della divulgazione di testi scientifici sulla micoterapia, siamo stati nel 2005 tra i promotori della nascita dell’Associazione Scientifica Internazionale senza fini di lucro “International Mycotherapy Institute” (www.istitutomicoterapico.it). Si tratta di un progetto in cui abbiamo fortemente creduto, insieme a medici, biologi, farmacisti e veterinari che si prefigge di approfondire lo studio dei funghi medicinali e il loro utilizzo nell’affiancamento alle terapie convenzionali e non si occupa della pubblicazione di materiale scientifico, tecnico e divulgativo e mette a disposizione degli associati un forum di discussione per interagire direttamente con i professionisti.
Siamo anche stati partner dell’Università di Pavia, primo ateneo a pubblicare un lavoro sui funghi medicinali, in uno studio a doppio cieco con placebo fatto su un gruppo di ciclisti dai risultati è emerso l’importante contributo che la micoterapia può offrire in campo sportivo.

In dieci anni abbiamo percorso molta strada e se inizialmente i medici ci guardavano con scetticismo, sono numerosi quelli che oggi si stanno avvicinando a noi per poter offrire ai propri pazienti una risposta più ampia, che tenga conto della complessità della persona e che sia quindi in grado non solo di curare un sintomo ma di andare a risolvere il problema alla radice e, cosa altrettanto importante, aiutare nella prevenzione delle patologie.

Sarebbe interessante applicare la regola cinese che prevedeva, fino a pochi decenni fa, il pagamento del medico solo se i suoi pazienti erano in salute. Nel momento in cui questi si ammalavano lui non percepiva il compenso… indubbiamente un approccio saggio e stimolante…

LINEA SPAGNOLA




Linea ricca di polisaccaridi ad alto peso molecolare, in particolare ß-glucani ß-(1,3) ß(1,6)-glucani e Triterpeni: Acido Lucidenico; Acido Ganodermico; Acido Genolucido.


UTILIZZO: FASE ACUTA e MANTENIMENTO

FORMULAZIONE:
ESTRATTO

Basandoci sui principi attivi di ognuna delle varietà che coltiviamo, abbiamo creato una serie di estratti, attenendoci alle concentrazioni ed alle dosi giornaliere consigliate necessarie affinché abbiano effetto sull’organismo e sulla memoria cellulare.
Tutti i funghi agiscono con una base comune a livello molecolare,
i B-glucani, che sono modulatori dell’equilibrio cellulare, il che spiega perché molti di essi presentano applicazioni comuni. Allo stesso tempo sono presenti componenti specifici che dirigono l’attività di ogni fungo verso una attività specifica. Grazie alla base comune tra essi si crea un’attività sinergica che ci consente di operare sommando sforzi tra le distinte specie.

La durata minima del trattamento a base di estratti è di
45-60 giorni per permettere alla cellula di incorporare nel suo sistema e nei cicli corrispondenti ciò che il fungo apporta e così stabilire risultati. il miglioramento può avvenire a partire dalla 2^3^ settimana di trattamento (in base alla reazione del paziente ed alla diagnosi), ma è fondamentale continuare il trattamento fino al completamento di un minimo di due mesi.
Il
micelio del cogumelo do sol si comporta come una spugna, nel tratto intestinale assorbe elementi patogeni e cellule di scarto che elimina dal corpo per mezzo delle feci. Sul substrato di coltivo il fungo agisce come bioaccumulatore di tossine e di metalli pesanti, per questo è importante cercare la certificazione di produzione biologica come garanzia di purezza.







LINEA TEDESCA

UTILIZZO: FASE ACUTA e SUBACUTA

FORMULAZIONE: FUNGHI IN TOTO

Linea molto efficace, sicura e bilanciata (con effetto sinergico dovuto all´utilizzo di tutte le parti del fungo).
Per l´utilizzo delle formulazioni Mix si consiglia l´uso in abbinato ad altri funghi.


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ANIMALI


Le informazioni riportate in questa pagina sono solo a scopo informativo. L'unica finalità è quella di mantenere il valore e la natura della rete: la facile reperibilità di informazione.
Le informazioni sui principi attivi dei singoli componenti dei prodotti e sui prodotti stessi, desunte tutte da un'ampia sitografia presente in rete, e dai siti delle ditte fornitrici, non intendono trattare, curare alcuna malattia o patologia. Queste potrebbero, inoltre, riportare errori e/o omissioni. Pertanto ogni utilizzo improprio è a proprio rischio e pericolo. Si ricorda, altresì, che gli integratori alimentari non sono prodotti curativi e pertanto non possono vantare alcuna proprietà terapeutica. Le indicazioni, presenti sul sito, fanno riferimento all'impiego per il sostegno dell'organismo in periodi particolarmente difficili.

Tutte le informazioni sull'utilizzo dei funghi sono tratte dal libro del Dott. Ivo Bianchi, MICOTERAPIA, i funghi medicinali nella pratica clinica, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, e dal sito dell' IMI (Istituto Micoterapico Internazionale), sia italiano che spagnolo: www.imispain.com



Il contenuto della sezione MICOTERAPIA, come pure tutti i contenuti presenti sul sito dell'erboristeria arcobaleno sono solo scopo informativo e non sono da utilizzare come mezzo per curare malattie. Sia l´editore che l´autore si astengono dal dispensare consigli medici, direttamente o indirettamente, nonchè dal prescrivere qualsiasi cura e non si assumono alcuna responsabilità nei confronti di coloro che scelgono di curarsi da soli senza il consenso del proprio medico.

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